WestJet sotto pressione: licenziati 1.700 piloti

by Redazione | 17 Aprile 2020 9:24

WestJet, compagnia aerea canadese, ha inviato avvisi di licenziamento a 1.700 dei suoi piloti, motivando la drastica decisione con il peggioramento della crisi a causa dell’emergenza Covid-19, che ha di fatto azzerato l’operatività del vettore con più di tre quarti della flotta a terra e un autentico crollo dei ricavi.

Nella email inviata al personale i vertici della compagnia hanno spiegato che “la via del licenziamento è sempre stata l’ultima ipotesi, ma viste le devastanti conseguenze che il coronavirus ha avuto su tutto il trasporto aereo, si tratta di una decisione inevitabile, certamente la più difficile della storia del vettore”.

Un’azione estrema, quindi, per consentire a WestJet di sopravvivere e pensare a una fase di rilancio nella seconda metà dell’anno, seppur lenta. WestJet ha, inoltre, dichiarato di aver aderito al programma canadese di sussidi salariali di emergenza (Cews) e pertanto i piloti rimarranno in busta paga fino a maggio.

Nel marzo scorso la compagnia aerea aveva annunciato tagli di 6.900 posti di lavoro sul totale di 14mila dipendenti, praticamente la metà della forza lavoro, salvo poi fare marcia indietro agli inizi di aprile, annunciando il reinserimento di circa seimila dipendenti attraverso la modalità del sussidio salariale federale.

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