Volonline, Deli: «Investimenti per battere la crisi»

Volonline, Deli: «Investimenti per battere la crisi»
14 Aprile 12:02 2020 Stampa questo articolo

«Ogni mese incassavamo circa 8 milioni di euro. Da marzo, il crollo». Luigi Deli, presidente di Volonline, riavvolge il nastro e torna lì, dal momento in cui il coronavirus ha bussato alla porta del turismo, mettendolo a dura prova e costringendo il suo tour operator a fare gli straordinari guardando al contempo già oltre, in un futuro che, per la prima volta, potrebbe parlare di un’offerta sull’Italia.

Perché è da qui che si ripartirà. Con una buona dose di ottimismo anche per l’outgoing: «Ci stiamo preparando con degli esercizi puramente ipotetici, ma il segnale che voglio dare è che non può finire qui – spiega Deli – Oltre a valutare un’offerta sul nostro Paese, che fino ad oggi non abbiamo mai venduto, ho acquistato migliaia di posti nelle capitali europee per il Capodanno e sul Mediterraneo. Certo, si tratta di un’operazione di business, ma voglio lanciare un messaggio di positività ai miei dipendenti. C’è n’è bisogno».

Appena l’emergenza sanitaria ha preso piede, «ci siamo da subito rimboccati le maniche per affrontare la situazione – racconta Luigi Deli – E necessariamente ho frenato un’azienda di 75 persone con un volume di costi importante, senza alterare il livello di servizio offerto ai nostri clienti. Smontare tutte le pratiche costruite nei mesi precedenti comporta un lavoro faticoso e un impiego di risorse elevato. Noi siamo anche un consolidatore di biglietteria aerea, e questo è un reparto che sta lavorando a pieno regime, senza riduzione di personale».

Voli cancellati, rimborsi mancati e nodo Iata. «L’impatto è stato ed è devastante – prosegue il presidente di Volonline – Di fatto siamo abituati a non avere dialogo con Iata. Siamo anche consapevoli che se oggi tutte le compagnie aeree rimborsassero i biglietti da metà marzo a fine aprile il trasporto aereo non esisterebbe più. Stiamo parlando di un volume di denaro oltre l’immaginabile».

Se da un parte, però, si comprendono le ragioni dei vettori, «stigmatizzo alcuni comportamenti di chiusura – conclude Deli – Così come il piccolo Volonline prosegue e non stacca mai il telefono, mi aspetto altrettanto dalle compagnie aeree. Anche perché non tutti i casi in sospeso sono riconducibili al Covid-19. Bene il voucher, lo approviamo senz’altro. Ma lo strumento spesso non è chiarissimo per i consumatori, quindi mi auguro che l’emendamento inserito sul tema nel cura Italia venga definitivamente approvato».

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Giulia Di Camillo
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