Visti facili per l’Europa: cosa prevede la riforma

by Redazione | 21 Marzo 2018 13:14

Novità in vista per chi arriva nell’area Schengen. Le proposte della Commissione europea vanno infatti nella direzione di rendere più facile la vita ai viaggiatori che vogliono entrare nel vecchio continente, con l’obiettivo dichiarato di migliorare l’accessibilità dell’Europa come destinazione di lungo raggio, soprattutto in considerazione della continua crescita di mercati come quello asiatico, cinese e indiano in particolare, In particolare, le proposte di Bruxelles prevedono la riduzione del termine per l’accoglimento delle domande di visto da 15 a 10 giorni. Le domande, inoltre, potranno essere presentate fino a 6 mesi prima del viaggio previsto (attualmente la deadline arriva fino a 3 mesi prima della partenza), e tutto potrà essere fatto online.

Sul fronte dei visti con entrata multipla, con un periodo di validità compreso tra 1 e 5 anni, verranno concessi solamente a frequent traveller degni di fiducia, al fine di combattere il cosiddetto “visa shopping”. Questi viaggiatori, sottolinea la Commissione, verranno poi continuamente monitorati nei loro spostamenti, per verificarne il possesso delle condizioni per il rilascio di questo particolare tipo di visti.

Per quanto riguarda invece i visti per soggiorni di breve durata per chi proviene da Paesi appena al di fuori dei confini dell’Unione Europea, gli Stati membri saranno autorizzati a rilasciare permessi per un solo ingresso direttamente alle frontiere esterne terrestri e marittime; questo tipo di visti saranno validi per soggiorni di non più di 7 giorni, e unicamente nello Stato membro di rilascio. Ulteriori misure, infine, verranno prese per rafforzare l’intero appartato di sicurezza europeo: i diritti di visto, ad esempio, passeranno da 60 a 80 euro.

Secondo quanto si legge in una nota rilasciata dall’Etoa, l’associazione europea dei tori operator, tra i Paesi che potrebbero beneficiare in un futuro anche prossima di una politica dei visti meno restrittiva potrebbe rientrare anche la Russia, forse a cominciare proprio dalla prossima estate quando proprio a Mosca e in altre città delle federazione si svolgeranno i Mondiali di Calcio.

«L’introduzione di procedure più rapide per l’ottenimento dei visti per l’area Schengen rappresenta un grosso benefit per il turismo europeo – ha commentato Tim Fairhurst, director of policy di Etoa – Adesso abbiamo bisogno che gli Stati membri e il Parlamento supportino gli sforzi intrapresi dalla commissioni, altrimenti i flussi turistici privilegeranno altre destinazioni diverse dall’Europa. Se infatti il volume complessivo degli arrivi internazionali nella Ue è in crescita, la sua quota di mercato a livello mondiale è in calo».

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