Visti, digital e destagionalizzazione sull’asse Ue-Cina

19 Gennaio 13:44 2018 Stampa questo articolo

Visti, rivoluzione digitale e destagionalizzazione. Sono molti i temi sul tavolo dell’Anno del Turismo Europa-Cina, inaugurato ufficialmente nella cornice di Palazzo Ducale a Venezia alla presenza, tra gli altri, della Commissaria europea per il Mercato interno, industria, imprenditorialità e Pmi Elzbieta Bienkowska.

«Dobbiamo fare di tutto per intercettare i turisti cinesi, che visitano il nostro Paese anche fuori stagione. Vogliamo aumentare le opportunità di investimento e speriamo quest’anno di creare le condizione per facilitare l’emissione dei visti. Aiuteremo il settore ad adattarsi alle esigenze del mercato cinese, mettendo in mostra il patrimonio culturale e artistico, anche creando una piattaforma congiunta», ha detto la commissaria durante le cerimonia di apertura, sottolineando come Cina ed Europa condividano «radici e storia assai profonde». A cominciare da Venezia, città simbolo per molti turisti cinesi perché ultima tappa della Via della Seta, e non a caso scelta come sede per l’inaugurazione della partnership tra il Paese asiatico e il vecchio continente.

«Nell’arco della presidenza bulgara dell’Ue lavoreremo per fare dell’Europa una destinazione turistica globale, e per aumentare le opportunità legate alla trasformazione digitale del settore», ha aggiunto Nikolina Angelkova, ministro del Turismo della Bulgaria e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, annunciando l’organizzazione di sei eventi a livello europeo sul tema del turismo, di cui il primo sarà il vertice del ministri del Turismo dei Paesi membri, il 13 febbraio.

L’Anno del turismo Europa-Cina prevede diverse campagne di comarketing, finanziate tramite partenariati pubblico-privati, vertici commerciali e incontri tra imprese del turismo finanziati dal programma Cosme. L’obiettivo dell’Ue è ottenere un aumento annuo dei visitatori cinesi del 10%, pari ad almeno 1 miliardo di euro l’anno per l’industria turistica, e concludere circa 200 accordi di partenariato fra imprese cinesi e dell’Unione europea, approfittando anche della rivoluzione digitale in atto.

Tra gli appuntamenti della giornata di apertura dell’Anno del Turismo Europa-Cina, anche una notizia riguardante lo Stivale con la firma dell’accordo di cooperazione tra Mibact e l’Amministrazione Nazionale del Turismo della Repubblica Popolare Cinese. Obiettivo: promuovere il turismo cinese in Italia mediante il miglioramento dell’accoglienza dedicata a partire dalle linee guida delle autorità cinesi, con un’attenzione particolare a circuiti come il prodotto Borghi, i siti Unesco e le aree rurali.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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