Viaggi low carbon, al via il progetto Atre

Viaggi low carbon, al via il progetto Atre
26 Luglio 09:52 2022 Stampa questo articolo

Un network europeo per diffondere comportamenti e pratiche sostenibili tra i protagonisti del settore turistico: una formazione online disponibile in quattro lingue per tour operator e agenzie di viaggi e un’app per i gestori dei servizi turistici. È il progetto Atre, cofinanziato dalla Commissione europea per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e la riduzione dell’impatto ambientale del travel.

Lanciato ufficialmente in Italia il 14 e 15 marzo 2022 nella città di Bologna, il progetto si svolgerà fino a giugno 2024 in collaborazione con Mkp in Grecia, Aitr – Associazione italiana Turismo Responsabile in Italia, Koan Consulting in Spagna, Belgium Travel Confederation in Belgio e TravelPro Formations in Francia.

In linea con l’Accordo di Parigi e il Patto Verde Europeo, il 6° rapporto Ipcc (Intergovernmental Panel On Climate Change) spiega che dobbiamo riuscire a invertire la curva delle emissioni di gas serra entro il 2025 se l’umanità vuole mantenere un pianeta vivibile. Per raggiungere questo obiettivo, i partner del progetto Atre diffonderanno, nelle rispettive aree geografiche, strumenti per educare gli adulti sui temi e sulle buone pratiche nel campo dei viaggi low carbon.

Diffondere la conoscenza del fenomeno climatico, fornire strumenti friendly per monitorare l’impronta carbonio, indicare semplici pratiche per la riduzione dell’impatto ambientale sono questi gli asset strategici del progetto.

Alle agenzie di viaggi e ai tour operator è destinata una formazione online; per i fornitori di servizi turistici ci sarà un’app in grado di misurare la propria footprint e di introdurre soluzioni sostenibili nella gestione dei servizi. E infine, per i viaggiatori, un gioco online, coerentemente con la nuova tendenza della gamification al servizio della comunità.

Attraverso precise azioni di comunicazione ed eventi di sensibilizzazione si mira a diffondere capillarmente questi strumenti nei cinque Paesi europei coinvolti nel progetto (Grecia, Italia, Spagna, Belgio e Francia), soprattutto grazie a una rete di ambasciatori-promoter.

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