Viaggi extra Ue, la riapertura imperfetta

Viaggi extra Ue, la riapertura imperfetta
28 Febbraio 05:40 2022 Stampa questo articolo

Via libera alle crociere sul Nilo, ai viaggi a Bangkok, ai tour in Giordania, per dirne alcuni. Il giorno tanto atteso è arrivato. Da domani, primo marzo, decadono i divieti di viaggio istituiti in pandemia. Addio in particolare all’Elenco E “Resto del mondo”, ovvero alla lista di destinazioni extra Ue verso le quali non era consentito spostarsi per turismo.

Una riapertura – che a causa della guerra in corso definiamo “imperfetta” – contenuta nell’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che abolisce appunto la quarantena al rientro e consente di viaggiare ovunque nel mondo con il solo strumento del green pass, concesso ai vaccinati, ai guariti dal Sars-Cov2 e a chi risulta negativo al tampone. Resta obbligatoria sempre, invece, la compilazione al rientro in Italia del Plf – Passenger Locator Form, Il modulo di localizzazione del passeggero reperibile qui: app.euplf.eu.

Finora, come sappiamo, a parte i Paesi degli Elenchi C e D – vale a dire quelli europei e uno sparuto gruppo di mete extra Schengen – il turismo in luoghi esotici era ammesso solo grazie ai corridoi turistici Covid free: un rigido protocollo che ha consentito di riattivare in anticipo i flussi per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam), Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia limitatamente all’isola di Phuket, Polinesia francese e Oman.

Per l’industria turistica, il primo marzo, sarebbe stato una sorta di “giorno della liberazione”. Una spensieratezza certamente compromessa dalla guerra tra Russia e Ucraina, i cui riverberi investono il mondo intero. Un nuovo stato di emergenza che raccoglie il testimone di quello sanitario, il cui termine è previsto a fine marzo.

Sugli effetti del conflitto sul settore si è espresso il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia«È ancora presto per valutarne l’impatto, ma è chiaro che questo complica una situazione che stava avendo buoni sviluppi», ha dichiarato a “Il caffè della domenica” su Radio 24.

«L’ordinanza del ministro Speranza – ha aggiunto – ci mette infatti in una condizione migliore e più competitiva di altri Paesi. È chiaro che ci sarà un drastico calo dei turisti russi, per il resto bisogna vedere come andrà, ad esempio, con gli americani. Bisogna, però, aspettare per valutare l’impatto della situazione, che mi auguro si risolva in modo positivo e veloce».

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