Viaggi d’affari, se il manager ignora le policy di cancellazione

by Redazione | 15 Novembre 2019 7:00

Quasi nove business traveller su dieci non hanno il controllo sulla cancellazione dei propri viaggi. A dirlo è una ricerca condotta da Cwt, secondo cui la stragrande maggioranza delle cancellazioni inerenti i viaggi d’affari sfugge al controllo dei business traveler. In base a quanto rilevato, i viaggiatori interrompono le trasferte principalmente a causa di una riprogrammazione della loro agenda di appuntamenti (42%). Tra le altre cause esterne figurano l’annullamento delle riunioni (13%), problemi meteorologici (11%), fattori legati alla sicurezza (9%) e cancellazioni o ritardi dei voli (9%). Alle motivazioni personali è attribuito il 14%.

«È interessante notare come dal nostro sondaggio emerga che l’88% dei viaggi annullati sia stato riprogrammato per un periodo successivo – spiega Amit Wurgaft, chief experience officer, digital di Cwt – In linea di massima, il 38% di questi viene pianificato nuovamente subito dopo la cancellazione del primo». La ricerca indica, inoltre, che il 68% dei business traveler non azzera contemporaneamente tutti i segmenti componenti la trasferta. Il 45% antepone la cancellazione dei voli alle prenotazioni alberghiere mentre, viceversa, il 22% inizia dall’hotel e procede in seguito con i biglietti aerei.

Per quanto riguarda le policy di cancellazione e le eventuali fee, il sondaggio rivela che l’85% dei viaggiatori preferirebbe conoscere l’ammontare delle commissioni prima di iniziare le procedure di annullamento oppure nel corso del processo. Per i business traveler, infatti, la trasparenza (37%) e la reperibilità (20%) delle policy e delle penali legate alla cancellazione rappresentano le principali fonti di preoccupazione. Alla domanda su quali aspetti del processo di annullamento del viaggio vorrebbero migliorare, questi due fattori si collocano al primo posto, insieme all’esigenza di diminuire il tempo necessario per confermare l’avvenuta cancellazione (22%), alla riduzione dei passaggi per completare le procedure (10%) e alla possibilità di azzerare rapidamente la trasferta dal proprio dispositivo mobile (10%).

Il sondaggio è stato condotto online tra 400 viaggiatori d’affari di grandi aziende (superiori ai 1.000 dipendenti) dotate di travel policy, cui è chiesto di prenotare i propri viaggi utilizzando specifici tool o agenti di viaggio designati.

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