Viaggi ai minimi storici nel 2020: i numeri dell’Istat

Viaggi ai minimi storici nel 2020: i numeri dell’Istat
08 Aprile 14:19 2021 Stampa questo articolo

Settore turistico mai così in basso. A certificarlo è l’Istat, secondo cui i viaggi dei residenti in Italia nel 2020 hanno toccato il loro minimo storico. Guardando i numeri nel dettaglio, i movimenti sono stati in tutto 37 milioni e 527mila (con 231 milioni e 197mila pernottamenti). Drastica la flessione rispetto al 2019 con le vacanze in calo del -44,8% e i viaggi di lavoro diminuiti del -67,9%.

L’istituto di ricerca sottolinea, però, come il calo si sia attenuato per le vacanze estive, attestandosi al -18,6%. Nonostante ciò, e pur in presenza del Bonus Vacanze del governo, quasi sette persone su 100 hanno rinunciato alla vacanza estiva (erano il 37,8% nel 2019, sono stati il 30,9% nel 2020 quelli che hanno hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre).

Colossale il crollo dei viaggi all’estero (-80%), mentre le località italiane si sono attestate sul -37,1%, essendo state meta del 90,9% dei viaggi dei connazionali.

In tutto sono stati 178 milioni i pernottamenti in meno rispetto al 2019 (-43,5%); quasi 160 milioni quelli andati in fumo per vacanza e oltre 18 milioni i pernottamenti persi per viaggi di lavoro.

La durata media delle vacanze lunghe è stata pari a 9,8 notti, mentre sono stati il 13,1% gli italiani che hanno effettuato almeno un viaggio in un trimestre contro il 24,2% nel 2019.

La fotografia dell’Istat va, così, certificare un crollo del settore turistico nel 2020 già ampiamente calcolato e denunciato da player di mercato, osservatori di settore e associazioni di categoria.

LE REAZIONI. Tra i primi commenti all’indagine Istat, quello di Confindustria Alberghi che sottolinea come gli hotel italiani, in particolare, abbiano perso il 57,8% in termini di arrivi (viaggi) e addirittura il 62,2% come presenze (notti), e come l’attività alberghiera sia ancora ferma.

Da qui il pressing sulla ripartenza, evidenziato anche dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, “anche per contrastare la concorrenza internazionale che sta sottraendo potenziale al nostro Paese”.

«Noi siamo pronti, il settore è in grado di fornire tutte le garanzie in termini di sicurezza e capacità di fare come ha ampiamente dimostrato anche nei momenti più bui della pandemia. Ha fatto investimenti importanti per essere pronto ad accogliere in sicurezza gli ospiti – afferma il vice presidente dell’associazione, Maria Carmela Colaiacovo – Al governo chiediamo una roadmap per la ripartenza e un tavolo per le misure di supporto al settore».

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