Veneto, Caner: «90 milioni al turismo, fondi più che raddoppiati»

Veneto, Caner: «90 milioni al turismo, fondi più che raddoppiati»
22 Febbraio 07:00 2022 Stampa questo articolo

Arriva la conferma dell’assegnazione del budget di 90 milioni di euro destinato alla promozione, al sostegno e alla digitalizzazione del settore turistico della Regione Veneto. Un provvedimento contenuto nel piano della politica regionale di coesione 2021-2027.

«Vogliamo attrezzare le imprese e le destinazioni turistiche del Veneto, dotandole soprattutto di nuovi strumenti e servizi digitali, per affrontare la sfida della ripartenza e rispondere alle nuove esigenze del mercato, conseguenti anche alla crisi pandemica, in ottica di sostenibilità – commenta l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner – Per questo abbiamo deciso di destinare al settore turistico, che in Veneto vale oltre 17 miliardi di euro, più del doppio delle risorse stanziate nella precedente programmazione. Questi fondi serviranno a sostenere il lavoro di rigenerazione delle imprese ricettive, per sviluppare nuovi prodotti e servizi e favorirne la transizione green e digitale».

L’impatto del Covid e i mutati scenari conseguenti impongono di ripensare, anche per il Veneto, il modello di sviluppo del turismo conosciuto fino al 2019. «Oggi è ancora più evidente che è necessario innovare e differenziare l’offerta turistica delle destinazioni – continua Caner – Favorendo con risorse significative interventi per la rigenerazione e l’innovazione delle imprese, la creazione e il consolidamento di club di prodotto, il sostegno ad aggregazioni di imprese per la promozione sui mercati nazionale e internazionali per riattivare la domanda verso le destinazioni venete dopo il forzato stop delle attività turistiche a causa del Covid-19».

La pandemia ha evidenziato la necessità di organizzare e gestire l’offerta turistica anche sul digitale tramite l’utilizzo di un destination management system (dms), per evitare la dipendenza dalle Olta e dalla sola leva del prezzo che ha caratterizzato l’offerta degli ultimi anni.

«Prevediamo inoltre l’avvio di un ecosistema digitale veneto intersettoriale, per favorire e semplificare le scelte esperienziali del nuovo turista digitale e anche di coloro che risiedono ed abitano nella destinazione avvalendosi, per i contenuti dell’offerta turistica, del dms regionale», aggiunge l’assessore.

La nuova programmazione vuole, infatti, favorire l’utilizzo del dms, il sistema di gestione e promozione dei servizi turistici offerti dal territorio, da parte di destinazioni e imprese per sostenere l’evoluzione delle destinazioni venete in Smart Tourism Destination: «In poche parole, vogliamo dotare le destinazioni di tutto ciò che attraverso il digitale rende friendly, vale a dire facile e accogliente, il rapporto con il turista visitatore – ribadisce Cane – Con le nuove risorse a disposizione intendiamo favorire, nell’ambito della strategia a sostegno delle aree interne, l’applicazione di approcci di destination management e destination marketing che, attraverso lo sviluppo di marchi d’area quali strumenti di governance turistica, consentano di valorizzare le filiere produttive locali ponendole in connessione con prodotti turistici slow & green. Ciò potrà essere fatto incentivando attività di affiancamento alle aree interne che portino alla costituzione di tavoli di coordinamento degli stakeholder territoriali da evolvere poi in forme di presidio organizzato del marchio d’area, che consentiranno di intercettare, in questi territori, anche le altre misure della programmazione regionale».

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