Valli resilienti, Fondazione Cariplo rilancia le Prealpi bresciane

21 Giugno 09:41 2019 Stampa questo articolo

Tredici partner, venticinque comuni e una rete di soggetti pubblici e privati coinvolti: ecco i numeri del progetto Valli Resilienti, promosso dalla comunità montana di Valle Trompia e di Valle Sabbia e dedicato alla rinascita delle aree interne delle Prealpi bresciane. Tra i punti chiave anche l’investimento in marketing territoriale e la messa a sistema delle opportunità turistiche, attraverso la nascita del Circuito delle Valli accoglienti e solidali. 

Il progetto ha trovato il sostegno (finanziamenti a fondo perduto) di Fondazione Cariplo, grazie al programma intersettoriale AttivAree (due i territori selezionati tra quelli che avevano presentato la candidatura, l’altro è l’Oltrepò biodiverso).

QUATTRO DRIVER. Come racconta Elena Jachia, direttore area ambiente Fondazione Cariplo e responsabile di AttivAree, «Sono quattro i driver che animano il progetto: in primis Valli smart, comparto che si concentra sul potenziamento dell’infrastruttura digitale, elemento importante per ridurre le distanze tra territori remoti e città maggiori. Valli solidali è destinato a portare attenzione alle fasce più deboli, allo sviluppo di elementi come i negozi di vicinato e al mantenimento in chiave rinnovata della loro rete. Valli collaborative punta a mappare il patrimonio culturale e identitario. Infine Valli viventi è la cifra delle risorse ambientali e paesaggistiche».

Tra i progetti in sviluppo anche il cicloturismo: a settembre verrà inaugurata la nuova Greenway con percorsi slow tra le due valli. «Il bike tourism è in crescita, basti pensare che ogni km di pista porta da 100mila a 300mila di euro di indotto all’anno». L’idea è stata quella di non puntare su un unico attrattore ma avere un approccio diffuso, «per un turismo che è stato riscoperto anche dallo stesso territorio come potenziale», aggiunge Viviana Bassan, area Servizi alla persona di Fondazione Cariplo.

«Per costruire un prodotto turistico dovevamo partire prima da un’identità di territorio – spiega Claudia Pedercini, responsabile innovazione sociale del progetto – Abbiamo analizzato suggestioni, potenzialità, flussi, distribuzione; è stato anche selezionato un tour operator, Metevagabonde, che ha lavorato anche sull’empowerment del territorio come prevedeva la nostra call, e abbiamo stipulato anche una serie di partnership, come quella con Airbnb».

I NUMERI. Culturale, enogastronomico e sportivo sono i tre filoni principali su cui si articola la proposta turistica. Alcuni risultati? La trasformazione dell’offerta da frammentata a integrata, e la creazione di esperienze da parte delle aziende rurali, che prima invece erano solo concentrate a produrre.

Al momento il Circuito delle Valli accoglienti e solidali conta su 120 posti letto, venti produttori locali per esperienze, 15 negozi di vicinato, 19 strutture ricettive e 22 tipologie di proposte turistiche. Tre le componenti chiave del progetto: oltre a Greenway, c’è la piattaforma Linfa, che permette servizi come l’acquisto online di esperienze e prodotti locali, e i negozi di vicinato, che si configurano come centri di servizio e punti di promozione del territorio.

Gli obiettivi? Questo è l’anno zero, si parte da una base di flussi in crescita del 10% circa tra 2016 e 2017 (con una componente più italiana in Val Trompia e una più internazionale in Val Sabbia). «Il nostro obiettivo al momento è che i turisti percepiscano i pacchetti e che i soggetti coinvolti li possano sperimentare in questa stagione turistica. E poi lavoreremo sulla formazione alle strutture ricettive», spiegano le responsabili.

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Mariangela Traficante
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