Vaccini in vacanza? Il generale dice no

by Redazione | 19 Maggio 2021 8:30

Lo avevano chiesto in tanti tra regioni, albergatori e operatori turistici. Lo aveva chiesto anche una parte della politica. Ma il generale non ha voluto sentire ragioni: i vaccini, sia la prima che l’eventuale seconda dose, non saranno effettuati nelle località turistiche per favorire le vacanze degli italiani. Lo ha chiarito senza giri di parole il commissario all’emergenza, Francesco Figliuolo, secondo cui sarà bene programmare le ferie in base alle somministrazioni. «Chi va in vacanza dovrà regolarsi in funzione dell’appuntamento», ha detto il generale, che ha invitato gli italiano a calcolare i tempi di richiamo per non trovarsi impreparato.

A detta di Figliuolo, infatti, sarebbe impensabile redistribuire le fiale in base alla domanda dei flussi turistici degli italiani, vista la difficoltà dei sistemi sanitari regionali di “dialogare tra loro”.

Una presa di posizione netta di fronte alla quale non si ferma la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che a Mattino Cinque insiste: «Serve uno sforzo per garantire i vaccini non solo agli italiani in vacanza ma anche agli stranieri, sennò il turismo non lo recuperiamo più».

«Non era chiedere troppo poter fare i vaccini in vacanza: lo Stato – continua Meloni – dovrebbe dimostrare di saper operare contro questa che non è pandemia, ma una sindemia, cioè una serie di problemi sanitari economici e ambientali legati agli effetti della pandemia».

Nel frattempo, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto riaperture[1], che tra l’altro sposta da oggi il coprifuoco alle 23.

Un testo che definisce anche l’introduzione della certificazione verde Covid-19. Il pass, rilasciato anche contestualmente alla somministrazione della prima dose e valido dal quindicesimo giorno successivo, avrà una durata di nove mesi e servirà per muoversi tra regioni a rischio, ma anche partecipare ai ricevimenti dei matrimoni e assistere a determinati spettacoli.

Al momento, in Italia, non esiste una vera e propria tessera fisica o documento informatico, ma si impiegano i certificati rilasciati al momento della vaccinazione, i referti dei tamponi e le attestazioni del medici.

Di fatto, si attende l’entrata in vigore entro fine giugno del Digital Green Certificate[2] dell’Unione europea, come strumento unico e tangibile per tutti gli Stati membri.

Il sistema del passaporto sanitario, a detta del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, potrebbe essere impiegato anche per la riapertura delle discoteche. Comparto che attende ancora una data certa di ripartenza.

Endnotes:
  1. nuovo decreto riaperture: https://www.lagenziadiviaggimag.it/dal-wedding-ai-parchi-draghi-anticipa-le-riaperture/
  2. Digital Green Certificate: https://www.lagenziadiviaggimag.it/covid-pass-dal-1-giugno-lue-rivede-i-piani/

Source URL: https://www.lagenziadiviaggimag.it/vaccini-in-vacanza-il-generale-dice-no/