Vacanze, 7 milioni di italiani non possono permettersele: maglia nera Ue

Vacanze, 7 milioni di italiani non possono permettersele: maglia nera Ue
03 Agosto 11:15 2021 Stampa questo articolo

Sarebbero circa 35 milioni i lavoratori europei con una retribuzione a livello di povertà, che non possono permettersi una vacanza estiva. È quanto risulta da una ricerca condotta dall’European Trade Union Confederation (Etuc), nel corso della campagna per rafforzare la direttiva sui salari dell’Ue.

Tra questi, gli Italiani a basso reddito o a rischio di povertà, o disoccupati, e che quindi non possono permettersi una settimana di vacanza, sarebbero 7 milioni, il numero più alto d’Europa. Seguono Spagna (4,7 milioni), Germania (4,3 milioni), Francia (3,6 milioni) e Polonia (3,1 milioni).

Se però analizziamo i dati in percentuale rispetto alla popolazione, è la Grecia quella con il più alto tasso di persone a rischio di povertà che non possono permettersi una pausa, con l’88,9%. Seguono Romania (86,8%), Croazia (84,7%), Cipro (79,2%) e Slovacchia (76,1%).

La Etuc ha affermato in comunicato stampa lunedì che, nonostante l’accesso generale alle vacanze sia cresciuto in tutta Europa nell’ultimo decennio, circa il 28% dei cittadini europei non può permettersi una settimana di vacanza lontano da casa.

Dato che però sale al 59,5% se si considerano le persone il cui reddito è al di sotto della soglia di rischio di povertà (fissata al 60% del reddito disponibile medio nazionale).

Molte delle persone considerate a rischio di povertà sono disoccupate o pensionate, ma sono anche i milioni di lavoratori a bassa retribuzione, in particolare quelli che guadagnano il salario minimo legale, ha affermato la Etuc.

Inoltre, l’analisi dei dati Eurostat della Etuc e dell’Istituto sindacale europeo (Etui ha evidenziato che nell’ultimo decennio la disuguaglianza durante le vacanze è cresciuta in 16 Stati membri tra le persone con reddito inferiore al 60% della media e quelli con reddito superiore a tale soglia.

I maggiori divari nell’accesso alle vacanze tra i due gruppi si riscontrano in Croazia, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Francia.

«L’aumento della disuguaglianza durante le vacanze mostra come i benefici della crescita economica in Europa nell’ultimo decennio non siano stati condivisi in modo equo», ha dichiarato in una nota il vice segretario generale della Etuc, Esther Lynch, che aggiunge: «La direttiva Ue sui salari minimi adeguati deve essere rafforzata per garantire che i salari non siano mai così bassi da lasciare i lavoratori che vivono in condizioni di povertà e la contrattazione collettiva diventi una parte normale dell’occupazione per garantire salari veramente equi per tutti»,

L’associazione sindacale sta attualmente lavorando con i membri del Parlamento europeo per introdurre una “soglia di decenza” nella legislazione che garantirebbe che i salari minimi di legge non possano mai essere pagati a meno del 50% del salario medio di qualsiasi Stato membro, garantendo un aumento di stipendio a oltre 24 milioni di persone.

 

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L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

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