Vacanze flessibili e last minute nell’evento Stanford Club Italia-Grecia

23 Aprile 11:08 2021 Stampa questo articolo

Eppur si muove. Il mondo del turismo comincia a farlo timidamente, quasi in sordina. E, in attesa di regole chiare e certe su come e dove potranno spostarsi i turisti nei prossimi mesi, si discute della “nuova normalità” del travel.

È il tema affrontato durante la tavola rotonda online “Travel Industry Rebound: When, How & the New Normal”, organizzata da Stanford Club Italia e Grecia, alla quale hanno partecipato rappresentanti di aziende ed enti del settore, confrontandosi su protocolli di sicurezza, passaporti vaccinali e nuovi trend.

«Flessibilità e pianificazione a breve termine saranno di sicuro gli elementi che caratterizzeranno le prossime vacanze – spiega Marco Celani, ad Italianway e presidente Aigab, l’associazione italiana gestori affitti brevi – Il lavoro da remoto aiuterà la destagionalizzazione turistica, mentre ci saranno dei cambiamenti in termini di tariffe, politiche di cancellazione, ma anche rispetto ai protocolli di igiene e richiesta di spazio extra da parte degli ospiti. Bisognerà adattarsi».

«Guardiamo al futuro giorno per giorno – aggiunge Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria – È un anno difficile per molte aziende turistiche, alcune delle quali non riapriranno. Speriamo che i turisti internazionali, come gli americani, possano tornare presto nel Belpaese ma ad oggi non sappiamo come ciò potrà avvenire. Da Roma sono partiti dei voli Covid free verso gli Usa, ma per ogni volo è necessario sottoporsi a quattro tamponi. Restiamo fiduciosi».

Anche quest’anno, come nel 2020, gli italiani invece sceglieranno mete vicine, in Puglia, Toscana, Sardegna e Sicilia. «Tutto dipende dagli annunci del governo. Quando Draghi ha comunicato le riaperture, abbiamo notato una crescita delle prenotazioni del 30%» osserva Celani. Anche in Grecia, che ha scommesso sulle isole covid free per attirare i turisti stranieri, gli operatori tentano di guardare al futuro con ottimismo, ma non nascondono le loro preoccupazioni. «È un periodo ibrido – precisa Yiannis Retsos, presidente della Greek Tourism Confederation (Sete) – Servono regole condivise. Ad esempio, noi siamo pronti ad ospitare i turisti tedeschi, ma non sappiamo ancora se il governo di Berlino richiederà una quarantena a chi decide di soggiornare da noi. Di sicuro assisteremo a una trasformazione della domanda e toccherà farci trovare pronti».

L'Autore

Serena Martucci
Serena Martucci

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