Uvet acquisisce Hrg Italia:
spinta sul business travel

15 Aprile 07:00 2019 Stampa questo articolo

Di mezzo c’è ancora il giudizio dell’Antitrust, ma ormai è stato messo tutto nero su bianco. L’ultimo colpo di casa Uvet in ambito Mice e business travel si chiama Hogg Robinson Italia, filiale tricolore con sede a Cormano, nell’hinterland milanese, della multinazionale inglese con uffici oltre 120 Paesi e acquistata lo scorso anno da American Express Global Business Travel per una cifra vicina ai 400 milioni di sterline.

«Entro fine anno cambieremo anche il nome», ha rivelato (ma senza sbilanciarsi apertamente sul nome di Hrg) il presidente del Gruppo Uvet, Luca Patanè, durante il Settemari Travel Festival svoltosi nei scorsi giorni al Carols Beau Rivage di Marsa Matrouh, in Egitto.

Con la nuova acquisizione, la cui cifra rimane rigorosamente top secret, salgono così a due le operazioni della holding milanese in ambito meeting, incentive e bt, dopo che dal primo aprile era entrata ufficialmente a fare parte del gruppo anche Staff Italia. In quell’occasione, era stato fissato a 100 milioni l’obiettivo da raggiungere in termini di fatturato fra mondo Mice, Education e Pharma.

Del resto, ha specificato Patanè, «il mondo sta andando verso il sereno, e nonostante il generale rallentamento dell’economia, non ci sono elementi tali da portare a una recessione mondiale». E sarà anche per questo allora che, nei prossimi mesi, le operazioni del gruppo Uvet non si fermeranno a quella appena descritta.

«Più che in Italia, noi andiamo a competere fuori», assicura Patanè dichiarandosi «non pentito» della scelta di acquistare Blue Panorama:«Mi piacciono le sfide. E mi piace il fatto di essere pronti a fare in tre giorni quello che prima si faceva in sei mesi, sfruttando le opportunità che arrivano dal mercato».

Così, in attesa di capire cosa succederà in Alitalia (l’impressione è che la vicenda sia seguita con attenzione), procede in grande stile la partnership con il tour operator polacco Itaka, che prevede il posizionamento di una macchina a Varsavia e una a Katowice. Obiettivo: svolgere l’attività charter del t.o., un’operazione che per Blue Panorama vale «100 milioni di euro nel 2019, un terzo del fatturato complessivo».

E a proposito di “occasioni da cogliere al volo” con Blue Panorama, per l’anno prossimo verrà basato un aereo a Londra, sfruttando le sinergie con l’altro neo-acquisto Sardatur Holidays (operatore con sede a Richmond specializzato nella vendita di vacanze lusso e tailor made in Sardegna e Italia) e il fatto che British Airways è in procinto di abbandonare la divisione charteristica.

 

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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