Unwto, a gennaio il turismo internazionale tocca il -87%

01 Aprile 12:11 2021 Stampa questo articolo

Sempre più devastante l’impatto della pandemia sul turismo internazionale: a gennaio 2021, infatti, il consueto monitoraggio dell’Unwto certifica un calo del turismo internazionale del -87% rispetto allo scorso anno.

Dopo un 2020 difficile, il turismo globale ha dunque subito ulteriori battute d’arresto per via dei contagi da Covid e delle relative restrizioni dei vari Paesi. Secondo l’ultima edizione dell’Unwto World Tourism Barometer, tutte le regioni del mondo hanno continuato a registrare forti cali negli arrivi di turisti nel primo mese dell’anno. I test obbligatori, le quarantene, e in alcuni casi la chiusura completa delle frontiere, hanno ostacolato duramente la ripresa dei viaggi internazionali. Inoltre, la distribuzione del vaccino risulta più lenta del previsto, ritardando ulteriormente la ripresa.

Nell’analisi per macro-regioni, l’area del mondo dove a gennaio 2021 si è registrato di fatto l’azzeramento del turismo è l’Asia-Pacifico (-96%); mentre sia l’Europa che l’Africa hanno registrato un calo dell’85%, conil Medio Oriente si è attestato su un -84%. Sempre a gennaio 2021 le Americhe hanno segnato una diminuzione del 79% con risultati leggermente migliori nell’ultimo trimestre dell’anno.

Laconico il commento del segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili: «Il 2020 è stato l’anno peggiore mai registrato per il turismo. La comunità internazionale deve intraprendere un’azione forte e urgente per garantire un 2021 più luminoso. Molti milioni di mezzi di sussistenza e di imprese dipendono da questo. Un migliore coordinamento tra i Paesi e protocolli di viaggio sanitari armonizzati sono essenziali per ripristinare la fiducia nel turismo e consentire ai viaggi internazionali di riprendere in sicurezza prima del picco della stagione estiva nell’emisfero settentrionale».

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