Uk, il piano Johnson per la riapertura fa decollare il travel

by Andrea Lovelock | 23 Febbraio 2021 11:48

Un approccio «cauto ma irreversibile» nella lotta al coronavirus e che prevede la riapertura graduale del Paese, anche dei viaggi, fino al ritorno alla “new normality” entro l’estate. Il premier britannico Boris Johnson ha presentato un piano in quattro fasi che porterà il Regno Unito fuori dalla crisi, con due complicità importanti, però: il costante livello di vaccinazioni effettuate che il Paese sta portando avanti  fino ad oggi e la non interferenza delle varianti del virus sull’efficacia dei vaccini.

Un piano che prevede due possibili date per il via libera ai viaggi all’etero degli inglesi: il 17 maggio o il 21 giugno. La scelta ufficiale, in base agli indicatori sui contagi e sulle vaccinazioni oltremanica, verrà fatta dal governo intorno al 12 aprile.

IL RIMBALZO DEL BOOKING. Queste prime indicazioni, però sono state sufficienti a far impennare le prenotazioni per l’estate. Un effetto rimbalzo immediato come risposta all’annuncio di Johnson lo ha registrato la compagnia aerea easyJet che ha comunicato un vero e proprio boom di prenotazioni (+300% sui voli e +600% sui pacchetti) rispetto alla scorsa settimana.

Le preferenze degli inglesi, secondo la compagnia aerea, sono andate verso le vacanze d’agosto in mete come Malaga, Alicante e Palma in Spagna; Faro in Portogallo; Creta in Grecia. Dopo il mese di agosto, le preferenze degli inglesi sono per il mese di luglio e poi settembre. Il segnale inviato dal mercato inglese è molto importante sia per il mercato del travel, sia per le destinazioni mediterranee che guardano all’estate con la speranza dio una forte ripartenza dei flussi.

IL PIANO DI RIAPERTURE NEL REGNO UNITO.  Boris Johnson ha specificato che il percorso di riapertura sarà segnato «dai dati più che dalle date, ma ha comunque stilato una roadmap che porterà alla nuova realtà post Covid. Nel dettaglio, la prima fase del piano prevede che dall’8 marzo vengano riaperte tutte le scuole e le attività del doposcuola all’aperto. La ricreazione in uno spazio pubblico all’aperto, come un parco, sarà consentita tra due persone; e sarà possibile anche effettuare consumazioni all’aperto, sempre e solo fra due persone.

Mentre dal 29 marzo, saranno consentite riunioni all’aperto di sei persone o di due famiglie. Potranno riaprire impianti sportivi all’aperto come campi da tennis o basket e gli sport organizzati per adulti e bambini.

Ci sarà poi un intervallo di almeno cinque settimane tra ciascuna delle fasi successive del piano per consentire la valutazione dell’impatto dei cambiamenti sui tassi di infezione e sui ricoveri ospedalieri.

La seconda fase scatterà passaggio dal 12 aprile con la riapertura di negozi non essenziali, parrucchieri e alcuni edifici pubblici come le biblioteche, anche le birrerie all’aperto, zoo e parchi a tema ed attività per il tempo libero al coperto come piscine e palestre. Riapriranno anche alloggi come le case vacanze e campeggi  ma con rigide regole  anti assembramento.

Per la terza fase si dovrà attendere fino al 17 maggio, quando – se i dati lo consentiranno –  verrà abolita la “regola del sei”, ovvero il numero di persone consentito per i raduni all’aperto, sostituita con un limite di 30 persone. Mentre tale regola rimarrà in vigore per i pub e i luoghi al chiuso. In quella data verranno permesse le riaperture di  cinema, musei, hotel, spettacoli ed eventi sportivi e sarà consentita la presenza fino a 10mila persone per i grandi eventi sportivi all’aperto, come negli stadi. E per matrimoni, ricevimenti, feste o funerali sarà consentita la partecipazione solo fino a 30 persone.

LE SCELTE PER L’ESTATE. In questa fase potrebbe essere introdotta la certificazione anti Covid con il ricorso ai cosiddetti “passaporti vaccinali” che potrebbero essere decisivi per regolare l’accesso agli eventi di persone che hanno già effettuato il vaccino, come sta accadendo in queste settimane in Israele.

Il premier Johnson ha  specificato che una revisione delle restrizioni sui viaggi sarà annunciata al più presto, ma non prima del 12 aprile e comunque i viaggi all’estero dei britannici potrebbero essere vietati fino al 21 giugno. Questa ultima data coincide con l’avvio della quarta fase del piano: verranno rimossi i limiti per i viaggi dei britannici all’estero  e verranno abolite le restrizioni per matrimoni, funerali e per gli orari di apertura dei pub e dei night club fino a notte inoltrata. Il governo spera che, a partire da questa data, possano essere abolite  anche le restrizioni ai matrimoni e ai funerali. Purtroppo l’ultimo settore che ripartirà sarà quello degli eventi musicali e dei concerti all’aperto per i quali i vari operatori interessati reclamano concreti sostegni finanziari.

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