Ue, spinta sul certificato di vaccinazione per far ripartire il travel

Ue, spinta sul certificato di vaccinazione per far ripartire il travel
15 Gennaio 16:07 2021 Stampa questo articolo

Un passaporto o certificato sanitario di vaccinazione valido per tutta l’Unione europea e che permetta di spostarsi anche verso Paesi extraeuropei è un’opzione da approfondire e sollecitare. È quanto si auspica con l’interrogazione che Laura Ferrara e Mario Furore, europarlamentari del Movimento 5 Stelle, hanno presentato alla Commissione Ue.

“La libertà di movimento all’interno e all’esterno dell’Ue, come conseguenza della pandemia, sta mettendo in enorme difficoltà il settore turistico e la capacità di ripresa della nostra economia – si legge nella nota dei due europarlamentari – La problematica della mobilità dei cittadini deve essere risolta al più presto come premessa per il ritorno a una qualche normalità economica e sociale”.

L’apertura del presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, “va dunque nella giusta direzione – scrivono – In questo caso, la vaccinazione non diverrebbe obbligatoria o un prerequisito per il viaggio, ma le persone vaccinate potrebbero essere libere di viaggiare senza restrizioni sostenendo così l’economia e la ripresa del turismo internazionale”.

Ferrara e Furore intendono sapere dall’Ue “come la Commissione intende coordinare gli Stati membri nella preparazione di un certificato europeo di vaccinazione comune e quali ulteriori iniziative vuole intraprendere per garantire un migliore coordinamento tra gli Stati membri nelle vaccinazioni. Con una reazione unitaria e coordinata potremo ritornare alla normalità più velocemente”, concludono gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

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