Turismo per l’Italia, le intenzioni di Crugnola & Co.

Turismo per l’Italia, le intenzioni di Crugnola & Co.
04 Gennaio 14:13 2021 Stampa questo articolo

Decolla il comitato scientifico Turismo per l’Italia: a darne notizia è lo stesso presidente Stefano Crugnola, che spiega come questa associazione di liberi cittadini, costituita alcuni mesi fa, intende mettersi al servizio della filiera, grazie a un pool di esperti che realizzerà progetti innovativi per il rilancio del Paese.

Le linee guida del comitato scientifico saranno all’insegna della managerialità e interscambi culturali, con il costruttivo contributo di prestigiosi esperti di turismo, dell’imprenditoria, del mondo accademico e di consolidate realtà associative.

Crugnola, che nasce agente di viaggi e che nel 2017 è stato coordinatore tecnico della Consulta nazionale sul Turismo della Lega, sottolinea che questo organismo non ha e non vuole avere colore politico ma vuole essere «un vero e proprio laboratorio di studio e progettazione, poliedrico e inclusivo, oltre che trasversale all’intero settore turistico. E la scelta strategica di creare un comitato scientifico si colloca in un tempo di grandi cambiamenti caratterizzati dall’acronimo Vica (Volatilità, Incertezza, Cambiamento, Ambiguità), decisione che si contrappone a uno dei problemi attuali: la «compartimentazione del sapere» e in linea dunque con le finalità dell’associazione che intende rappresentare l’intera filiera turistica italiana.

«I nuovi progetti, partendo dalle radici storico-culturali della nostra amata Italia – prosegue Crugnola – riguarderanno la pianificazione dinamica di una nuova strategia di sviluppo turistico al fine di creare una reinterpretazione rivoluzionaria dell’offerta turistica italiana. Sono previsti prossimamente specifici e adeguati piani formativi a più livelli e caratterizzati da una forte connotazione professionale».

I contenuti di maggior rilievo riguardano l’accessibilità, l’italicità e made in Italy, la progettazione europea, la tecnologia, l’arte e la bellezza, la progettazione interministeriale, l’enogastronomia, il crocieristico, il mondo accademico, il sostegno alle Pmi, ambiente e territorio, il wedding.

«Se vogliamo riqualificare e rinverdire il turismo italiano – osserva Crugnola – serve sì rivedere la qualità, le competenze tecniche e le professioni turistiche, ma serve soprattutto ripartire con uno slancio diverso che ci differenzi dagli altri Paesi per cui potremmo fungere da modello, partendo dall’Europa. Per far questo ed essere veramente quella casa che in molti cercano, bisogna essere strategici, guardare al futuro e soprattutto rappresentare quell’eccellenza che tanto vantiamo in Italia, facendolo con azioni coordinate e congiunte come quelle del comitato scientifico e delle sue molteplici professionalità all’interno».

All’atto pratico, sottolinea Crugnola: «Vogliamo dare agli operatori, strumenti per ripartire. Puntiamo molto sulle reti d’impresa sul territorio e questo perché sia a livello europeo, nazionale e regionale, ci si deve attrezzare per inaugurare una nuova stagione commerciale. Ecco perché allestiremo dei tavoli di lavoro tematici. Il comitato vuole essere una struttura di supporto, intellettuale e operativo».

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Andrea Lovelock
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