Tunisia, trattative in corso per il ritorno di Msc

by Dorina Landi | 2 Novembre 2017 9:00

Dopo il lavoro sul territorio fatto in termini di sicurezza e miglioramento delle infrastrutture, la Tunisia raccoglie i frutti di una buona estate. A raccontarlo è lo stesso direttore per l’Italia dell’Ente nazionale per il turismo tunisino, Souheli Chaabani, durante un incontro negli uffici di Martinengo & Partners, l’agenzia di comunicazione e di pubbliche relazioni appena incaricata di gestire le attività di ufficio stampa per conto dell’Ente.

«Abbiamo investito molto su nuovi servizi, alberghi, formazione del personale e soprattutto in innovativi sistemi di controllo in particolare negli aeroporti – spiega Chaabani – e a fine stagione turistica possiamo dire che stiamo recuperando su molti mercati. Al momento i più attivi sono Francia e Germania, seguiti da Russia e Inghilterra, ma anche quello italiano, sebbene in modo minore, ha iniziato la ripresa. Il tutto grazie alle trasformazioni avvenute nel nostro Paese e alla grande attenzione alla sicurezza. Puntiamo molto sulla cultura, sulla storia e sul benessere e poi sul turismo medicale con molte cliniche che offrono interventi di chirurgia plastica in strutture internazionali con convenzioni europee e prezzi a buon mercato, in diverse città, con Tunisi e Sousse in testa».

Ma la Tunisia resta una destinazione che si contraddistingue soprattutto per l’accoglienza della popolazione e le molte possibilità di svago, anche folcloristico: dall’esotico Capodanno nel deserto per conoscere le tradizioni delle antiche popolazioni berbere, ai soggiorni marini lungo i 1300 Km di litorale, passando per il festival musicale di El Jem vicino a Sousse, le moschee di Tozeur, e il sorprendente Chott el-Jerid, un antico mare interno ricoperto da una crosta di sale di un affascinante biancore. In crescita il settore Mice, con centri congressi e sale attrezzate in molti alberghi, e il turismo sportivo, con il golf in posizione privilegiata grazie a dieci importanti campi attrezzati.

«Il turismo – ha sottolineato Chaabani – è al terzo posto nel nostro Pil, con una percentuale del 7,5% e offre lavoro a circa 400mila persone. Fino a ottobre, i turisti europei del 2017, russi compresi, sono stati 1 milione e 520mila, con un + 19% rispetto al 2016, e hanno visto ai primi posti i bacini di Francia, Germania, Russia e Gran Bretagna. Entro la fine del 2017 pensiamo di raggiungere la cifra 90mila italiani».

Un risultato che sarà supportato anche dalla nuova campagna web di comunicazione del Paese, online dal 6 novembre, che vedrà convogliare gli sforzi maggiori sui social e che rappresenta solo la prima di una serie di iniziative che saranno lanciate a partire dalla seconda metà del mese.

Ad aiutare ulteriormente la ripresa saranno, poi, i collegamenti, potenziati, da qui ai prossimi mesi, non solo con le trattative in corso per il ritorno, dopo i traghetti di Gnv, delle navi da crociera di Msc, ma anche l’ampliamento dell’offerta di Tunisair che per l’estate 2018 prevede tre nuovi voli da Verona, due verso Djerba e uno verso Monastir. «Il mercato italiano è il secondo dopo la Francia, con molti passeggeri business grazie alle sedi di molte aziende italiane in Tunisia, soprattutto nel campo tessile e agroalimentare», ha spiegato Helmi Hassine, direttore generale del vettore per l’Italia.

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