Tunisia, Chaabani: «Siamo un Paese sicuro, il mercato italiano deve svegliarsi»

08 Febbraio 12:39 2018 Stampa questo articolo

«Secondo il Global Terrorism Index 2017, siamo il 41° Paese più sicuro al mondo. Veniamo prima di Germania, Belgio, Regno Unito, Usa e Russia». Parola di Souheil Chaabani, direttore per l’Italia dell’ente nazionale tunisino per il turismo, che guarda con ottimismo al mercato italiano per il 2018. «Il ritorno del gruppo Alpitour con i suoi charter effettuati in collaborazione con Tunisia farà da locomotiva anche per gli altri operatori. Ma il mercato italiano deve smettere di dormire, tanto più che altri Paesi come Russia, Germania e Regno Unito, con Tui e Thomas Cook, hanno già ripreso da tempo a venire da noi».

E se per il momento gli arrivi tricolori sono fermi a quota 80mila nel 2017, «una cifra molto lontana da quella a cui eravamo abituati», le prospettive per i prossimi mesi parlano di una campagna di comunicazione che riguarderà Italia, Francia, Belgio e Spagna, con partenza in primavera. Il focus sarà tutto incentrato su un Paese che non è solo spiagge mare, ma «talassoterapia, cultura, arte culinaria», per una meta «a 360°, vicina ed esotica» su cui ha incominciato a puntare gli occhi anche il segmento della terza età. «Come fanno già inglesi e scandinavi, trascorrere l’inverno in una struttura a 5 stelle sul mare, in all inclusive, ha costi intorno ai 700 euro. e anche gli italiani lo stanno capendo».

Intanto, è già pronto il piano voli per la prossima summer da parte di Tunisair, che ai 36 voli settimanali per Tunisi da Milano, Roma, Bologna, Venezia, Palermo e Napoli, aggiungerà 2 voli settimanali da Milano per Djerba e Monasteri (il lunedì), e altrettanti da Verona, sempre per le due destinazioni balneari. in programmazione da Bergamo e Verona, ci saranno poi i collegamenti verso le due località operati da Nouvelair.

E a confermare come sia cambiata da tempo la percezione sulla sicurezza del Paese anche da parte dei grandi investitori internazionali, sono ormai terminati due progetti alberghieri come il Four Seasons di Tunisi, aperto lo scorso dicembre, e l’Anantara Tozeur Resort, costruito in un’oasi in pieno deserto, che sarà inaugurato a metà 2018 grazie agli investimenti di Qatari Diar Real Estate Investment Company.

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Giorgio Maggi
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