Tui Group, persi oltre tre miliardi di euro nel 2020

by Redazione | 11 Dicembre 2020 9:00

Tui Group ha presentato i risultati dell’esercizio 2019-2020, in cui ha registrato una perdita netta di 3.148,4 milioni di euro, contro l’utile di 416,4 milioni di euro ottenuto un anno prima, a causa delle restrizioni di viaggio dovute alla pandemia Covid-19. Nonostante tutto, il tour operator guarda con fiducia al 2021, ritenendo che le prospettive di ripresa del turismo siano buone.

«Siamo ben posizionati per riprendere le operazioni su larga scala non appena le restrizioni verranno rimosse e le destinazioni saranno riaperte», ha detto Fritz Joussen, ceo di Tui.

I primi cinque mesi dell’anno fiscale 2020 – da ottobre 2019 a febbraio 2020 – erano iniziati bene, con un aumento del 14% delle prenotazioni a gennaio. Ma la pandemia a metà marzo e le conseguenti limitazioni ai viaggi hanno messo a dura prova l’attività dell’azienda. Così il fatturato è calato del 58% nell’ultimo anno fiscale, che si è concluso a settembre.

Tui, che ha ridotto l’organico del 32,4% portandolo a 48.330 dipendenti a fine settembre, ha debiti finanziari netti per 6.420,9 milioni di euro. Il gruppo tedesco ha ricevuto aiuti di Stato per 4,8 miliardi di euro. Per questo l’azienda ha annunciato che ridurrà i costi annuali a partire dal 2023 di 400 milioni di euro, invece dei 300 milioni di euro che aveva precedentemente pianificato. Questo risparmio annuo di 100 milioni sarà ottenuto attraverso la digitalizzazione e la riduzione della flotta di aeromobili.

«Le misure per ridurre i costi e garantire la liquidità e il nostro modello di business flessibile hanno aiutato a traghettare il gruppo durante la crisi – ha spiegato Joussen – Tui è pronta per una ripresa rapida dei viaggi non appena le destinazioni saranno riaperte. La prospettiva di vaccini dall’inizio dell’anno aumenterà in modo significativo la domanda di vacanze estive nel 2021».

Il gruppo punta sul fatto di essere stato in buona salute prima della crisi, per rimettersi presto in carreggiata. «Il mercato è intatto, il nostro modello di business è a prova di futuro e la domanda c’è», ha osservato il ceo, ricordando che attualmente si possono fare viaggi alle isole Canarie e che ci sono state anche crociere intorno a queste isole.

Attualmente Tui fa sapere che le prenotazioni per l’estate del 2021 sono superiori del 3% rispetto a quelle dell’estate 2019, mentre i prezzi medi sono superiori del 14%, per questo il gruppo sta applicando sconti significativi.

Il tour operator considera il 2021 un anno di transizione e indica il 2022 come vero anno della ripresa, con il turismo che sarà un settore «in crescita a lungo termine».

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