Tui e l’imperativo della flessibilità: «L’80% dei viaggi è così»

Tui e l’imperativo della flessibilità: «L’80% dei viaggi è così»
12 Marzo 11:38 2021 Stampa questo articolo

La nuova keyword in tema di viaggi è flessibilità: la maggior parte della gente che prenota una vacanza in tempi di pandemia opta per tariffe flexi, che quindi permettono di annullare o riprogrammare la propria vacanza senza costi aggiuntivi. Una tendenza, questa, destinata a restare anche nel dopo Covid, e che rientra tra le assolute priorità del nuovo viaggiatore. Lo confermano i big player del travel presenti agli eventi di Itb Berlin Now, la versione digitale della fiera tedesca di cui L’Agenzia di Viaggi Magazine è media partner.

«Attualmente l’80% delle prenotazioni ricevute dal 1° febbraio in poi sono flessibili», ha dichiarato Marek Andryszak, ceo di Tui Deutschland, che in questo periodo e in vista dell’estate si aspetta una pronta ripresa del settore sulla spinta di un piano di sicurezza e igiene condiviso. Situazione simile per Der Touristik, dove lo stesso trend viene rintracciato nel 70% dei casi, racconta Ingo Burmester, ceo Central Europe.

Più lunga è la reclusione, maggiore è la voglia di viaggiare. «L’interesse per i viaggi cresce, sia se si pensa al canale agenzia di viaggi, sia se si guarda al booking diretto sul sito web. Test rapidi, vaccini e prove standardizzate di immunità ci daranno presto la libertà di preparare le valigie e partire», ha proseguito Andryszak.

Quanto alla politica di tariffazione flessibile, Andryszak sostiene che «chi paga una tariffa flessibile in fase di prenotazione del viaggio, e poi procede all’annullamento, è parzialmente sovvenzionato da chi non annulla». Il cambiamento nei modelli di business delle aziende sarà rivoluzionario – afferma Burmester – Soprattutto riguardo i pagamenti anticipati».

  Categorie

L'Autore