Trasporto marittimo e crociere, le nuove sfide di Allianz

16 Luglio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Sono almeno dieci i rischi per il trasporto marittimo nel mondo, causati dalla pandemia del coronavirus, delineati dal rapporto “Safety & Shipping Review 2020” di Allianz Global Corporate and Speciality (Agcs). Tra le sfide viene esplicitamente indicata quella relativa al segmento delle crociere: il numero crescente di navi da crociera e petroliere in disarmo in tutto il mondo ha come conseguenza un aumento dei costi dovuti ai potenziali problemi relativi a condizioni meteorologiche estreme, alla pirateria o ai rischi politici.

Il blocco delle crociere si traduce in costi elevatissimi per tutte le compagnie crocieristiche, ai quali si aggiungono quelli del personale di bordo. Un conto astronomico di cui non si conosce ancora l’esatta entità.

«Il coronavirus ha colpito in un momento complicato per l’industria marittima, in cui tutti gli sforzi erano rivolti alla riduzione delle emissioni e ad affrontare questioni come il cambiamento climatico, i rischi politici e la pirateria, ma anche problemi operativi come gli incendi – osserva Baptiste Ossena, global product leader hull insurance Agcs – Ora il settore deve superare un’ulteriore prova: riuscire a operare in un mondo molto diverso, caratterizzato da uno scenario che, a causa della pandemia, è incerto sia dal punto di vista economico che da quello della salute pubblica».

Il rapporto Allianz, poi, sottolinea come nonostante i disagi nei porti e i continui cambiamenti di equipaggio, il settore marittimo, almeno in parte, ha continuato a operare anche durante la pandemia.

«Il rallentamento dell’economia e del commercio sta facendo lievitare i costi per gli armatori – commenta Rahul Khanna, global head of marine risk consulting di Agcs – E come ci insegna l’esperienza passata nella gestione delle crisi, le prime aree a rischio taglio sono i budget per l’equipaggio e per la manutenzione. Ciò può avere un impatto determinante sulla sicurezza delle operazioni, causando danni o guasti, che a loro volta possono portare a incagli o collisioni. È fondamentale che la recessione non influenzi gli standard di sicurezza e manutenzione».

Infine il report si sofferma sui rischi geopolitici, sugli atti di pirateria specialmente nel mar Cinese Meridionale, nel Golfo di Guinea e in America Latina e non ultimo sul fenomeno degli attacchi cyber.

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