Trasporto aereo in Vaticano.
Il Papa: «Preservare i lavoratori»

by Roberta Rianna | 13 Maggio 2022 15:04

(CITTÀ DEL VATICANO) Ci voleva il Papa. Ci voleva Jorge Mario Bergoglio a riportare l’industria dei voli con i piedi per terra. Nella rituale udienza privata, che questa volta ha visto protagonista l’Enac con l’aviazione civile, Papa Francesco – giunto in carrozzina sul palco della colossale Aula Nervi – lo ha detto chiaro e tondo ai 3mila in sala: «Il trasporto aereo è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia. Per questo va sostenuto e incoraggiato. È un’attività delicata e faticosa, soprattutto quando si deve ridurre il personale o unirsi ad altre società: vi prego, in questi casi, di custodire le persone. Vi prego di preservare il lavoro».

Uno «spirito di solidarietà e amicizia» richiesto a un comparto che Bergoglio definisce «prezioso bene sociale» per la sua capacità di fare da «ponte tra culture». Ai player del settore, riuniti in Vaticano, il Pontefice ricorda il vero grande valore del trasporto aereo: «Offrite alla popolazione un servizio indispensabile. Grazie a voi migliaia di persone possono raggiungere altri Paesi. Così si accostano culture, si favoriscono scambi e conoscenze».

Ma l’aviazione è «multiforme», lo ha detto lo stesso Bergoglio, che non manca neanche in quest’occasione di lanciare un messaggio di pace: «Di fronte alla ricorrente tentazione di innalzare barriere tra i popoli – incalza – la vostra opera favorisce l’incontro. Ma c’è un’eccezione: l’aviazione al servizio della guerra. In questo periodo si sente continuamente parlare di bombardamenti aerei (qui il Papa scandisce ogni singola lettera, per far arrivare più forte il messaggio, ndr). Noi non vogliamo questo. Vogliamo solo cieli di pace. Vogliamo che si possa volare in pace. Perché l’aviazione è amicizia e incontro».

L’intervento del Santo Pontefice, chiuso con un sentito «vi benedico il cuore, non dimenticatevi di pregare per me», è stato preceduto dall’intervento, tra gli altri, di Adele Scarani Pesapane, presidente del Comitato 8 ottobre 2001, giorno della strage di Linate in cui perse la vita il marito Maurizio insieme ad altre 117 persone. Questa data diventerà la Giornata ufficiale in memoria di tutte le vittime dei disastri aerei. Con il preciso scopo di rendere sempre attuale e prioritario il tema della sicurezza in volo.

Per loro, per le vittime, per i 3mila professionisti in sala e per tutti coloro che si impegnano per un trasporto aereo più sicuro e affidabile, è risuonata nell’Aula Nervi “Con te partirò” di Andrea Bocelli.

L’udienza privata concessa da Papa Bergoglio resterà negli annali dell’aviazione civile. A volerla con forza il direttore generale dell’Enac (ente nazionale per l’aviazione), Alessio Quaranta, con la delegazione pontificia della Santa Casa di Loreto. Una giornata che il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, non esita a definire «un privilegio unico».

La vicinanza dell’industria dei voli alla chiesa era stata già sancita dal Giubileo Lauretano, avviato nel 2019 nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto patrona degli aeronauti.

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