Trasporto aereo, Ibar: «Italia isolata sul distanziamento a bordo»

26 Maggio 10:14 2020 Stampa questo articolo

«Nel nostro Paese si sta facendo un buon lavoro, manca però l’armonizzazione tra la normativa italiana e quella della quasi totalità dei Paesi europei in tema di distanziamento a bordo». Sono le parole di Benito Negrini, presidente di Ibar, l’associazione che rappresenta direttamente 54 compagnie aeree, italiane e straniere, operanti in Italia.

A seguito delle raccomandazioni della Commissione europea, e delle linee guida di Easa ed Ecdc, senza tralasciare il contributo alla ripresa dei voli di Iata e Aci, l’associazione dei vettori operanti nel nostro Paese ribadisce come “anche in Italia l’aviazione farà da volano per il rilancio economico e sarà importante assecondare le esigenze della domanda, ripristinando velocemente i collegamenti e assicurare che il trasporto aereo rimanga economicamente alla portata del grande pubblico».

«Negli aeroporti, società di gestione e compagnie aeree stanno attuando tutte le misure necessarie per assicurare la ripresa in sicurezza dei collegamenti – prosegue Negrini – E l’autorità di regolazione competente in materia ha a sua volta redatto, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, delle linee guida nazionali che riprendono in grandissima parte le raccomandazioni delle agenzie europee. Manca però il tassello più importante, in assenza del quale si correrà il rischio che le compagnie straniere, la cui quota di mercato per i collegamenti internazionali da e per l’Italia sfiora il 90%, possano valutare insostenibile e ingestibile il ripristino dei servizi temporaneamente sospesi: l’armonizzazione tra la normativa italiana e quella di quasi tutti i Paesi europei sul distanziamento a bordo degli aerei».

In questi giorni, conclude il presidente di Ibar, «le direzioni di tutte le compagnie, europee e non solo, stanno lavorando sui possibili scenari dei prossimi mesi. Ci sarebbe ancora il tempo per evitare che l’Italia si trovi a essere svantaggiata rispetto ad altri Paesi ma bisogna essere rapidi nelle decisioni. Si dovrebbe seguire l’esempio del governo portoghese che ha tempestivamente deciso di adottare le raccomandazioni degli organismi europei revocando dal prossimo 1° giugno un precedente provvedimento che includeva norme relative al distanziamento interpersonale a bordo degli aerei».

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