Airbus, oltre 39mila nuovi aerei entro vent’anni

20 Settembre 10:42 2019 Stampa questo articolo

In poco più di vent’anni la flotta aerea mondiale arriverà a 47.680 aeromobili, di cui 39.210 di nuova generazione e solo 8.470 saranno quelli già oggi operativi. È la proiezione del Global Market Forecast di Airbus Industries, che prevede anche una domanda di 550mila nuovi piloti e 640mila nuovi tecnici.

Per il grande player dell’aviazione commerciale, aggiornare le flotte con aeromobili di ultima generazione a basso consumo di carburante come l’Airbus A220, la famiglia A320neo, l’A330neo e l’A350, sarà un must e contribuirà in larga misura alla progressiva decarbonizzazione del settore del trasporto aereo e all’obiettivo di una crescita neutrale del carbonio a partire dal 2020, collegando comunque un numero maggiore di persone a livello globale.

Sempre secondo il Forecast di Airbus, la nuova segmentazione di aeromobili comporterà la necessità di 29.720 unità nel segmento Small (S), 5.370 nel Medium (M) e 4.120 nel Large (L); di questi, 25mila aeromobili saranno quelli necessari alla crescita, mentre 14.210 sostituiranno i modelli più vecchi con quelli più nuovi, in grado di offrire livelli di efficienza superiori.

Una crescita esponenziale dovuta al fatto che, nonostante le cicliche crisi economiche, il traffico aereo è più che raddoppiato dal 2000 e riveste un ruolo di crescente importanza nel collegare i grandi centri abitati, in particolare nei mercati emergenti in cui la propensione a viaggiare è tra le più alte del mondo, e dove i costi o la geografia rendono impossibile qualsiasi alternativa.

Oggi, infatti, circa un quarto della popolazione urbana mondiale è responsabile di oltre un quarto del Pil globale e, poiché entrambi sono fattori chiave per la crescita, le megalopoli dell’aviazione continueranno ad alimentare la rete globale dell’aviazione. Gli sviluppi relativi a una maggiore efficienza nei consumi di carburante stanno spingendo ulteriormente la domanda finalizzata a sostituire gli aeromobili con minore efficienza.

«La crescita annuale del 4% riflette la natura resiliente dell’aviazione, resistente alle crisi economiche a breve termine e ai disordini geopolitici  – osserva Christian Scherer, chief commercial officer di Airbus e head of Airbus International – Le economie prosperano grazie al trasporto aereo. Persone e merci vogliono connettersi. A livello globale, l’aviazione commerciale contribuisce alla crescita del Pil e sostiene 65 milioni di posti di lavoro, dimostrando gli immensi benefici che la nostra attività offre alla società e al commercio globale.»

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Andrea Lovelock
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