American Airlines, sempre più trade per il mercato italiano

06 Luglio 06:10 2018 Stampa questo articolo

American Airlines conferma l’importanza strategica del mercato italiano. E soprattutto il supporto degli operatori del trade, con una serata che ha visto riunite a Milano più di 350 persone tra t.o., agenzie di business travel, network, player dell’online e la partecipazione degli Enti del turismo delle città di New York, Miami, Dallas e Philadelphia, oltre all’associazione Visit Usa Italia, di cui la compagnia area è membro.

«Il 2018 è stato un anno importante per gli investimenti fatti in Italia – ha affermato Angelo Camilletti, manager sales Southeast Europe – American Airlines ha infatti lanciato il nono collegamento italiano, il VeneziaChicago con il nuovo B787 Dreamliner, macchina che copre la stessa rotta anche da Roma Fiumicino. Inoltre, festeggiamo il nostro decimo anno del MilanoNew York, che insieme alla MilanoMiami è la tratta con la più alta incidenza di traffico e una maggioranza di clienti italiani: oltre il 50% del totale. Motivo per cui abbiamo infatti introdotto il B777, incrementando così la capacità».

Risultati che, secondo Camilletti, American Airlines ha raggiunto anche grazie al lavoro di squadra svolto con tutti gli operatori del trade, «componente fondamentale che ci consente di crescere ulteriormente all’interno del mercato italiano, portando benefici reciproci». Lo stesso trade che il manager difende quando la domanda riguarda l’Ndc: «Al momento non ci siamo ancora mossi a riguardo. Oggi non è prevista nessuna tariffa speciale. Noi siamo pronti, ma aspettiamo che lo siano anche i nostri clienti e i partner. Solo allora apriremo l’accesso al nuovo protocollo».

American Airlines opera fino a 63 voli a settimana tra l’Italia e gli Stati Uniti attraverso i suoi hub di New York, Chicago, Philadelphia, Miami, Charlotte e Dallas-Fort Worth. In collaborazione con British e Iberia, partner della compagnia nell’alleanza transatlantica, i passeggeri possono raggiungere ulteriori destinazioni negli Usa, volando via Londra o Madrid. «O raggiungere anche nuove mete da Praga a Budapest o a Reykjavik, in Islanda, verso Philadelphia e Dallas”.

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Silvia Pigozzo
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