Tourico, notti in hotel in aumento del 28,7%

19 Gennaio 15:13 2017 Stampa questo articolo

Boom di prenotazioni alberghiere per il 2017: è quanto afferma la ricerca di Tourico Holidays, società di intermediazione viaggi e del booking dell’hôtellerie internazionale, che ha esaminato i trend di oltre 80mila strutture, indicando un netto incremento di prenotazioni nel primissimo periodo dell’anno rispetto al 2016. In base a questo Rapporto del 2017, le prenotazioni alberghiere in tutte le principali regioni sono in crescita rispetto all’anno scorso, segno che l’industria alberghiera e del turismo in generale godono di ottima salute. Complessivamente, la quantità di pernottamenti in hotel è aumentata in modo significativo, registrando una crescita mondiale del 28,7%.

Nel 2017 il Nord America sta vedendo aumentare le proprie prenotazioni in uscita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2016. Sullo stesso tipo di prenotazioni, l’Ue ha registrato a sua volta un incremento del 28%, mentre nell’area latino-americana e nella regione Asia-Pacifico il tasso di crescita delle prenotazioni è stato rispettivamente del 43% e del 23% rispetto all’anno precedente. «Certo è ancora presto, ma è molto incoraggiante constatare che le prenotazioni alberghiere del 2017 superano già in modo significativo quelle del 2016 – commenta Lauren Volcheff Atlass, vicepresidente esecutivo delle vendite globali presso Tourico Holidays – Nonostante i tentativi di dissuadere la gente dal viaggiare, l’industria del turismo non solo sopravvive, ma è più florida che mai: soprattutto il settore alberghiero, in crescita costante».

Le rosee previsioni per il 2017 sono supportate dai dati registrati nelle principali mete turistiche globali. Nell’anno nuovo le prenotazioni alberghiere negli Stati Uniti sono aumentate del 26% rispetto al 2016, mentre quelle nel Regno Unito hanno registrato un incremento del 38%. La Cina, dal canto suo, ha visto aumentare i pernottamenti in hotel del 52% rispetto all’anno precedente. Una crescita considerevole si è registrata anche in altri paesi, tra cui Canada (+55%), Messico (+37%), Brasile (+31%), Eau (+65%), Thailandia (+29%), Australia (+10%) e Svezia (+112%).

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