Toscana, guide turistiche contro il “bando beffa” degli aiuti

20 Ottobre 07:00 2020 Stampa questo articolo

Rabbia e sconcerto delle guide turistiche toscane all’indomani dell’epilogo di quella che è stata già ribattezzata la lotteria del Bando-Contributi della Regione Toscana. Una vera e propria beffa per le categorie turistiche della regione che avevano chiesto sostegni concreti in questo difficilissimo momento: la risposta della Regione è stata l’approvazione del bando con contributi a fondo perduto a favore della filiera del turismo, comprese le agenzie di viaggi, i taxi, gli Ncc, le guide turistiche e gli operatori del trasporto turistico.

Il bando ha diviso le risorse in due gruppi, 3 milioni di euro per agenzie e guide turistiche, 2 milioni per le altre categorie, con contributi a fondo perduto da un minimo di 1.000 a un massimo di 3.000 euro. La rabbia delle categorie è scoppiata proprio per l’esiguità dei fondi – 5 milioni di euro – e per le modalità di accesso a questi aiuti, con la logica del click day.

In una nota dell’Associazione Guide Turistiche (Agt) della Toscana si legge: “Bastava fare un rapido conteggio di quante agenzie di viaggi e quante guide turistiche ci sono in Toscana per capire che le risorse sarebbero state insufficienti alle richieste. C’è stata poi la soluzione del click day, cioè chi prima arriva prende. Le domande sarebbero state accettate fino a due giorni dopo l’esaurimento delle risorse. Le successive messe in attesa di eventuali nuovi stanziamenti”.

La nota Agt prosegue evidenziando che “ovviamente tutto questo ha scatenato il caos e il panico, anche perché i requisiti richiesti per poter effettuare la domanda erano calibrati sulle imprese ma non sui professionisti, a partire dalla firma digitale che la legge non richiede ai professionisti come le guide turistiche che non hanno una sede in cui svolgono la loro attività. Si è scatenata la corsa a trovare le card e relativi lettori, con conseguente lievitazione dei prezzi. Il giorno di apertura delle domande, il 15 ottobre alle 9, migliaia di accessi per le domande hanno “impallato” il sito che si è bloccato. Per ore. Quando poi è ripartito le guide si sono trovate obbligate, pena l’impossibilità di andare avanti, a rispondere a domande riguardanti esclusivamente le imprese. In un sito, quello di Sviluppo Toscana, tutt’altro che intuitivo. Alcuni sono riusciti a concludere e inviare la domanda dopo ore davanti al computer, altri solo nei giorni seguenti, per problemi tecnici legati al sito o alle card per la firma digitale. Mentre il contatore scandiva inesorabilmente il calare delle risorse ancora disponibili. Poi il 16 ottobre l’annuncio: le risorse sono esaurite, ma si invita a continuare ancora per due giorni a presentare le domande”.

Si è attivato una sorta di passaparola nella filiera turistica toscana, per come gestire la rabbia da parte di tutte le categorie coinvolte. La nota delle guide turistiche, si conclude con un’aperta denuncia alla scarsa sensibilità delle autorità regionali: “Non è giusto né rispettoso che si faccia una lotteria, si scateni una guerra fra poveri mettendo in ulteriore difficoltà chi già ha vissuto mesi di angoscia e si prepara a viverne altri. Fra l’altro non è la prima volta che un bando della Regione Toscana mette in difficoltà la categoria. In primavera un bando per ricevere voucher da spendere in corsi di digitalizzazione e apprendimento di tecniche di marketing, rivolto a guide turistiche e agenzie di viaggi, è stato annullato dopo che erano arrivate 4.000 domande, tutte corredate di marca da bollo da 16 euro. Mentre un altro bando scaduto il 20 agosto, riguardante contributi alle guide turistiche, slitterà probabilmente per vizi di forma. Agt Toscana chiede che l’impegno della Regione per sostenere determinate categorie in difficoltà non si debba sempre scontrare con bandi che poi falliscono miseramente l’obiettivo, aumentando il senso di abbandono e di frustrazione di molti colleghi”.

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