Torna VisiTuscia, con un focus sul termalismo

14 Novembre 13:08 2018 Stampa questo articolo

Dopo il primo appuntamento di fine maggio, con protagoniste le quattro reti d’impresa su strada (Discover Canino, Visit Marta, Naturalmente Capodimonte e Enjoy Viterbo) vincitrici del bando della Regione Lazio, ritorna per il secondo step VisiTuscia, la Borsa del Turismo e dell’Agroalimentare della provincia di Viterbo.

La manifestazione, promossa dal Cat (Centro assistenza tecnica sviluppo imprese di Viterbo) in partenariato con la Provincia di Viterbo e la Camera di commercio, si svolgerà da 23 al 25 novembre. All’evento hanno garantito il patrocinio la Regione Lazio e l’ente bilaterale del Turismo del Lazio, oltre alle associazioni di categoria del turismo.

Se durante la prima fase l’attenzione è stata concentrata su nuovi e più articolati pacchetti per soddisfare le esigenze dei turisti che nella Tuscia trovano molteplici occasioni di svago, questo appuntamento sarà dedicato agli operatori di settore. Nel corso della manifestazione si svolgerà un workshop itinerante che punta a favorire l’incontro di circa 30 buyer nazionali ed esteri con un centinaio di aziende turistiche (catene alberghiere, ristoranti, compagnie di navigazione lacuale, autonoleggio e servizi) e dell’agroalimentare. La Tuscia vanta produzioni di grande rispetto come l’olio extra vergine d’oliva Dop Canino e Tuscia, le castagne e le nocciole dei monti Cimini, le numerose Doc e Igt del settore vinicolo e moltissimi altri prodotti di nicchia: dalle patate di Grotte di Casto alle lenticchie di Onano, dai fagioli di Gradoli ai ceci di Valentano, oltre a salumi e panificati.

Un focus sarà riservato alle terme di cui la Tuscia è particolarmente ricca. Già conosciute dagli Etruschi, divennero più importanti con la conquista del romani nel 310 a.C., che poi nel hanno edificate 14. Nel medioevo il complesso termale viterbese attirò molti pontefici: da Papa Gregorio IX a Papa Niccolò V e soprattutto, Papa Bonifacio IX che le frequentava per alleviare i dolori articolari. I centri termali aperti al pubblico sono oggi quelli del parco del Bullicame, del Bagnaccio e le Piscine Carletti cui si aggiungono due stabilimenti, moderni e super attrezzati: le Terme dei Papi e il Pianeta Benessere, entrambi di elevata qualità. Al termalismo e alle problematiche che affliggono il settore, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Viterbo, è riservato il convegno “Il rilancio del sistema termale viterbese”, che si terrà venerdì 23 novembre alle 11 nella sala conferenze della struttura delle Terme dei Papi.

«Siamo alla X edizione e il consenso riscosso è indiscutibile – dichiara Vincenzo Peparello, presidente del Cat e ideatore di VisiTuscia – L’incrementato delle presenze sul territorio, come confermano le statistiche che danno un aumento del turismo nella Tuscia negli ultimi dieci anni di oltre il 30%, è sotto gli occhi di tutti. Riteniamo che una parte del merito debba essere ascritto a questa manifestazione che ha fatto conoscere la Regione a oltre 150 giornalisti della stampa turistica e a oltre 300 operatori del settore. I nuovi pacchetti turistici verranno inviati a 5mila agenzie».

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