Toninelli azzera i vertici Fs: salta la fusione con Anas

25 Luglio 16:50 2018 Stampa questo articolo

Non esiste più il vecchio consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato. Con un vero e proprio colpo a sorpresa, il ministro della Infrastrutture Danilo Toninelli ha affidato al proprio account Facebook un post che non lascia spazio a troppe interpretazioni. «Ho appena firmato la decadenza dell’intero cda di Fs per chiudere con il passato». Il board della società, compreso l’ad Renato Mazzoncini, in scadenza a primavera 2018, era stato rinnovato a fine 2017 dal governo Gentiloni.

danilo toninelli fsL’obiettivo del nuovo governo, quindi, è porre maggiore attenzione nei confronti dei pendolari e della qualità dei loro spostamenti: «Pensiamo che non esista attività industriale, soprattutto se prodotta al servizio dei cittadini, che non abbia un risvolto etico. Ora la barra si sposta sui treni regionali e sui pendolari in termini di sicurezza e di qualità dei loro spostamenti. E in tutto questo la ‘cura del ferro’ ha un ruolo fondamentale”, ha continuato nel post.

Nella lettera indirizzata al consiglio di amministrazione dal ministro dei Trasporti e dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, c’è la richiesta di convocare “un’assemblea in forma totalitaria entro il 31 luglio prossimo”.

Colpo di spugna anche sulla possibile fusione Anas-Fs: «Penso che la decisione sia stata presa: non c’è alcun motivo di tenerle insieme». Risultato: Anas e Ferrovie dello Stato non diventeranno una sola azienda.

Anche se i tempi per lo scorporo della società che si occupa delle strade italiane non può avvenire in poche ore. Infatti, per la “marcia indietro” sul matrimonio – che nei piani doveva creare un colosso nazionale delle infrastrutture e ridurre il contenzioso di Anas nei confronti dei fornitori – occorrerà una legge ad hoc.

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