The Guardian solleva il giallo del “muro” intorno a Sharm el Sheikh

21 Febbraio 14:00 2019 Stampa questo articolo

Preoccupazione tra i tour operator europei dopo la notizia apparsa su The Guardian che, con una dettagliata documentazione fotografica, annuncia la costruzione di un muro alto circa 6 metri intorno a Sharm el Sheikh. Una vistosa barriera di cemento che dovrebbe circondare i resort della località per rafforzare la sicurezza della destinazione.

Le autorità egiziane negano che si tratti di un muro e lo stesso governatore del sud del Sinai smentisce, precisando che si tratta di un cordone di sicurezza di 37 km con filo spinato e quattro porte d’accesso a Sharm, abbellite proprio per non rovinare lo scenario naturale. Una misura precauzionale per proteggere una delle destinazioni turistiche più vendute nei mercati internazionali e contribuire così al suo rilancio.

Di fatto i tour operator tedeschi e britannici stanno formalizzando richiesta di informazioni su questo progetto di sicurezza e sulla veridicità delle notizie diffuse dai mass media. Anche dall’operatore italiano specializzato, Vittorio Russo (Agenzia Viaggi Rallo), con tanti anni di programmazioni sull’Egitto alle spalle, arriva un laconico commento: «È terribile. Fanno bene gli operatori europei a darsi da fare».

Lapidaria anche la replica di Emhad Fathy Abdalla, direttore dell’ente del turismo egiziano in Italia: «Non mi risulta la costruzione di alcun muro a Sharm».

Comunque sia, la notizia apparsa sul The Guardian è destinata a fare rumore proprio nel pieno della ripresa turistica diell’Egitto che nel 2018, dai primi quattro bacini di traffico europeo (tra cui quello italiano), ha fatto segnare oltre 4,5 milioni di arrivi e solo dal mercato italiano ha registrato più di 421mila arrivi, pari a un +65%. Incoraggiante anche il rilancio dell’offerta aerea che dall’Europa, sempre nel 2018, ha registrato l’operativo di 85 voli diretti.

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Andrea Lovelock
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