The Dedica, Alden: «Alla conquista dei Millennial-minded»

25 Settembre 07:00 2018 Stampa questo articolo

C’erano una volta i Millennials, adesso invece è venuto il momento dei “millennial-minded”. Non un insieme di persone con un’età anagrafica precisa, ma una community sparsa ai quattro angoli del globo che condivide un certo approccio verso la vita, quando lavora ma anche durante il tempo libero, su cui l’industria dell’hôtellerie più innovativa ha puntato gli occhi da tempo. Ce ne parla Stephen Alden, nuovo ceo di The Dedica Anthology (il brand che ha rilevato le strutture di Boscolo Hotels grazie al fondo americano Värde), una carriera passata attraverso marchi come Starwood, Ciga e Maybourne Hotel Group, e gestendo in prima persona hotel-icona come il St Regis a New York o i londinesi Claridge’s, The Connaught e The Berkeley.

Definiamo il vostro target.
«Non è un gruppo demografico definito per età, location o magari obiettivo. Ci rivolgiamo a quelle persone che meglio combinano oggi lavoro e vita privata. Sono coloro che hanno raggiunto un certo momento della vita in cui permettersi ciò che amano: i millennial-minded, capaci di passare da una conference call ai social media, a un acquisto online per la casa, mentre nel frattempo ordinano il pranzo. Un ambiente che facilita tutto questo è la chiave nella scelta di un hotel».

Qual è la filosofia del brand?
«È sempre stato un mio principio guida creare un luogo in cui le persone vogliano stare e ritornare, anche quando viaggiano per affari. Il viaggio significa presenza. Tu sei qui, ora, vivi il momento immerso in ogni sfumatura di una nuova esperienza. E il soggiorno ti aiuterà a conoscere meglio te stesso. Per questo, abbiamo il dovere di reinventarci e sfidare noi stessi, se vogliamo comprendere lo stile di vita contemporaneo dei nostri ospiti millennial-minded. Mi piace pensare che la maggior parte dei nostri clienti possa permettersi il soggiorno negli hotel che ama».

Che approccio al servizio si troverà nei vostri hotel?
«Gli ospiti sono accolti in modo confortevole in ogni albergo, ma vorrei oggi un’evoluzione verso uno stile di servizio più committed, intuitivo, autentico. Questo passa attraverso un cambio culturale: l’apertura mentale sarà uno dei nostri core value. La curiosità è la chiave per lo sviluppo di tutto, dai programmi di formazione al nostro interesse a capire chi sono i nostri ospiti e perché scelgono noi».

Quali sono i piani per lo sviluppo del business?
«La prima fase del nostro piano prevede di crescere in modo organico e di perfezionare ogni hotel. Abbiamo un piano di investimenti esteso e significativo. Il modello flessibile di business ci permette di creare forti collaborazioni con brand di alto profilo, di progettare camere di hotel contemporanee e di focalizzarci sui nostri ospiti, in modo che possano godere di un sonno rigenerante in ogni camera e che ogni esperienza in hotel sia speciale. Nei miei hotel voglio che le persone si divertano: sia nel caso di una famiglia con bambini che desideri avere una cioccolata calda nella lobby durante il pomeriggio, sia nel caso di un uomo d’affari che trovi tutti gli strumenti e le tecnologie necessarie al suo lavoro. Creare una lobby viva è fondamentale. Al momento in cui si fa il check in – che noi adesso organizziamo in modo tradizionale – si avverte l’atmosfera di un hotel: queste sono sensazioni che le persone ricordano».

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L'Autore

Giorgio Maggi
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