Th Resorts, italiani al +15% negli hotel di montagna

Th Resorts, italiani al +15% negli hotel di montagna
12 Gennaio 10:05 2022 Stampa questo articolo

Bilancio positivo per la stagione invernale di Th Resorts. Da Natale all’Epifania sono state registrate, infatti, 60mila presenze nelle strutture del Gruppo, dalla Valle d’Aosta al Trentino Alto Adige, con la clientela italiana al +15%.

Le incertezze legate alla diffusione del Covid-19, unite agli obblighi imposti dal governo per limitare i contagi, non hanno dunque scoraggiato le partenze per le vacanze durante il periodo natalizio.

«In un momento in cui la pandemia è ancora in corso – sottolinea Stefano Maria Simei, direttore commerciale e marketing Th Group – abbiamo registrato affluenze importanti, a tratti anche il tutto esaurito e siamo vicinissimi ai risultati raggiunti nella stagione invernale 2019-2020. I nostri indicatori segnano una variazione in positivo per quanto riguarda la clientela italiana, al +15%, e un dato invece ancora negativo per quanto attiene le presenze straniere, -20%, sempre facendo riferimento a due inverni fa».

«Per raggiungere questi risultati abbiamo lavorato molto – prosegue il direttore commerciale e marketing – E siamo soddisfatti che il nostro impegno sia stato apprezzato. Abbiamo applicato rigorosamente tutti i protocolli sanitari e abbiamo puntato sulla sicurezza e la serietà. La nostra è un’ospitalità di qualità e i clienti se ne sono accorti».

Th Resorts possiede una decina di strutture di montagna che si trovano a Corvara, Sestriere, Madonna di Campiglio, Courmayeur, Pila, Marilleva, Passo San Pellegrino e La Thuile. Nelle strutture sono impiegati centinaia tra dipendenti e collaboratori; le procedure interne prevedono la presenza costante di medici e screening e una gestione efficiente delle quarantene per i casi di positività al virus.

«Casi di persone positive al Covid ci sono stati – aggiunge Simei – ma sempre con pochissimi sintomi e la quasi totalità dei nostri ospiti si è negativizzata al primo tampone di uscita. Nei casi di quarantene del personale non è stato semplice trovare dei sostituti e tutti, dai manager di sede ai direttori di resort, dai dipendenti ai collaboratori hanno lavorato di più con costi aggiuntivi complessivi per tutto il Gruppo. Nonostante la fatica possiamo però dire di avercela fatta».

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