Tax credit per alberghi: scompare l’agevolazione per gli arredi

01 Giugno 13:05 2017 Stampa questo articolo

Novità a sorpresa per il tax credit nel settore turistico e ricettivo: viene esteso il vincolo sui beni e sparisce l’agevolazione per gli arredi. La manovra approvata ieri, infatti, modifica la disciplina del credito d’imposta per la ristrutturazione edilizia e l’eliminazione delle barriere architettoniche concesso in favore delle imprese alberghiere, previsto dall’articolo 10 del decreto legge 83 del 2014.

In particolare il tax credit, oltre a sostenere gli investimenti in ristrutturazione degli immobili, prevede anche di agevolare le spese per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo. Per queste ultime spese, era riservato il 10% dei fondi stanziati annualmente.

Con le modifiche apportate dalla Camera dei Deputati scompare la riserva del 10% delle risorse complessivamente stanziate per gli interventi diversi da quelli sugli immobili. In base a questa modifica, infatti, i fondi saranno indistintamente concessi a tutte le tipologie di spesa.

Il riconoscimento del credito d’imposta avviene anche se i beni non sono destinati in via esclusiva agli immobili alberghieri oggetto di intervento. Viene significativamente inasprito, quindi, il vincolo di destinazione dei beni agevolati: a seguito dell’approvazione della norma, infatti, il credito d’imposta spetterà a condizione che il beneficiario non ceda a terzi – né destini a finalità estranee all’esercizio di impresa – i beni oggetto degli investimenti prima dell’ottavo periodo d’imposta successivo all’investimento, invece del secondo periodo attualmente previsto dalla normativa.

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