Tavolo Fiavet Calabria-Regione per riformare la normativa sulle adv

11 Febbraio 07:00 2019 Stampa questo articolo

Dalla legge regionale fino all’abusivismo. Si è parlato di questo (e non solo) nel tavolo d’incontro tra Regione e Fiavet Calabria, con le due istituzioni capitanate rispettivamente da Sonia Tallarico, a capo del Dipartimento Turismo, Beni Culturali e Spettacolo, e Giuseppe Zampino, presidente dell’associazione delle agenzie di viaggi calabresi.

Primo punto, la modifica della legge regionale (5 aprile 2008) che disciplina l’organizzazione e l’operatività delle adv: «È ferma da oltre dieci anni, e riteniamo opportuno aggiornarla», dichiara Zampino.

«Abbiamo chiesto a Fiavet di mandarci una serie di proposte, per capire dove si può andare ad agire. Sicuramente non siamo di fronte a una procedura semplice, ma abbiamo assicurato il massimo della collaborazione», commenta, invece, Tallarico.

Altro tema importante, quello relativo alla tassa regionale che ogni anno le agenzie devono versare a favore della Regione. Così come previsto dalla legge n° 1 del 31-12-1971, e successivi aggiornamenti fino a quello del 2004, le adv rientrano tra le categorie che devono pagare la tassa di concessione regionale, dovuta da tutti coloro che richiedono provvedimenti amministrativi (autorizzazioni, licenze, abilitazioni necessarie) per l’esercizio di una specifica attività. «Stiamo parlando di circa 300 euro l’anno per ogni agenzia e chiediamo l’abolizione, anche perché la Regione Calabria è ancora una delle poche a prevedere tale tassa», aggiunge Zampino.

Altra questione dell’incontro, infine, l’abusivismo: quello che Fiavet Calabria chiede e ribadisce, è una maggiore sinergia con i comuni, sensibilizzandoli e in modo tale da favorire il controllo delle attività.

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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