Tariffe, salute ed esperienze: il futuro dei viaggi secondo Ergo

Tariffe, salute ed esperienze: il futuro dei viaggi secondo Ergo
14 Maggio 10:05 2020 Stampa questo articolo

Nonostante sia ancora troppo presto per stimare l’entità complessiva dell’impatto economico di questa pandemia e, al netto delle decisioni politiche a livello mondiale, il Gruppo Ergo Av ha tracciato un possibile scenario di come sarà il viaggio nei prossimi mesi ma soprattutto, come potrà mutare l’atteggiamento del viaggiatore.

Secondo il gruppo assicurativo, ci saranno cambiamenti piuttosto duraturi nell’approccio al viaggio. Questa pandemia, non solo ha modificato i comportamenti dei turisti durante le fasi acute della situazione di rischio (ovvero i picchi dell’emergenza) ma avrà degli effetti anche negli anni a venire.

Questi sono gli ambiti principali che potranno modificare l’approccio al viaggio delle persone:

Le esperienze personali durante la crisi porteranno a porre l’accento sull’importanza della libertà, del relax e del beneficio delle vacanze in modo significativo.

Il ritorno del tema del cambiamento climatico, già forte prima della pandemia, sarà un aspetto di cui si terrà sempre più conto. Si fa sempre più forte la consapevolezza che l’atteggiamento dell’uomo verso il rispetto dell’ambiente dovrà cambiare.

Il prevedibile aumento delle tariffe degli aerei poterà da una parte a considerare viaggi di durata più lunga mentre potrà diminuire, nel lungo periodo, la domanda di spostamenti aerei per il fine settimana a favore degli spostamenti di prossimità.

Salute e sicurezza saranno degli aspetti centrali e diventeranno sempre più importanti per moltissimi viaggiatori; sempre più si ricorrerà ad una copertura assicurativa che possa coprire rischi ad ampio spettro.

Sull’aspetto della salute e della sicurezza, Ergo Assicurazione Viaggi ha registrato negli ultimi due mesi un sensibile aumento delle richieste da parte dei clienti, non solo per coperture sanitarie più ampie, ma anche di richieste sullo stato delle infrastrutture sanitarie nei paesi di destinazione.

«Il turismo come lo abbiamo vissuto sino ad oggi, probabilmente non tonerà più. Crediamo infatti che dopo il coronavirus crescerà il desiderio di molti viaggiatori di avere garanzie di sicurezza prima e durante il viaggio», commenta Dario Giovara, direttore generale.

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