I talloni d’Achille della “super Italia” turistica secondo Centinaio

by Redazione | 31 Maggio 2019 15:13

«Nel momento in cui qualcuno ti identifica come superpotenza, come nel caso del ministro del Turismo cinese, incontrato di recente, devi prenderti la responsabilità di indicare quale sia la strada da intraprendere». A dirlo ai microfoni di Telepavia è il ministro del Mipaaft, Gian Marco Centinaio, intenzionato a spingere sul brand Italia rimuovendo una serie di ostacoli sul territorio.

Primo tallone d’Achille: le infrastrutture. «Penso a Matera, Capitale della Cultura 2019. Da Pavia alla città dei Sassi impiego un tempo superiore a quello che serve per andare a New York. E questo è un problema grosso sul quale dobbiamo lavorare».

«Dobbiamo spostare quante più persone possibili, gli altri Stati lo stanno facendo», afferma Centinaio che sollecita «un’alta velocità ferroviaria che non arrivi solo a Napoli, ma che permetta di raggiungere in treno anche le altre città meridionali» e rilancia lo sviluppo del sistema degli aeroporti, «soprattutto gli scali minori, come quello dell’Umbria, attraverso cui sviluppare un sistema di voli interni o con altri Stati europei».

Ultima sferzata sulle gabelle a carico dei visitatori. «Siamo sempre più turista-repellenti per via dell’introduzione dell’imposta di soggiorno, in Sardegna con la tassa di sbarco e a Venezia con quella di ingresso. I turisti non sono polli da spennare. Se vogliamo introdurre queste spese, allora dobbiamo garantire servizi adeguati come in altri Paesi».

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