Tahiti, il Marae Taputapuatea diventa sito Unesco

03 Agosto 07:00 2017 Stampa questo articolo

Il Marae Taputapuatea, il sito sacro dell’isola di Raiatea, alle isole Tahiti, è stato incluso nell’Unesco all’interno del Patrimonio da salvaguardare. L’accettazione della domanda, al vaglio da lungo tempo, è arrivata lo scorso 9 luglio a Cracovia. La nomina rappresenta un ulteriore valore aggiunto e aiuterà ad attrarre nuovi visitatori alla ricerca di una ricca esperienza storica e culturale a Raiatea.

Il Marae è un antico sito sacro dove, prima dell’arrivo dei missionari europei, venivano celebrate molte delle principali cerimonie tra le centinaia di pietre che i polinesiani credevano custodissero il Mana, fonte di forza spirituale. Il Marae Taputapuatea è il primo sito culturale in un territorio francese d’oltremare ad essere riconosciuto dall’Unesco.

Oltre al titolo appena ricevuto, Raiatea vanta altre bellezze, sia di terra che di mare. Tra queste, i percorsi trekking verso i monti Tapioi e Temehani; le vicine isole di Huahine e Bora Bora, o la laguna di Taha’a, dove cresce “l’oro nero del Pacifico”, una qualità di vaniglia diventata un prodotto di lusso richiesto in tutto il mondo.

Attraverso la nomina da parte dell’Unesco, Tahiti Tourisme rinforza ulteriormente il posizionamento della destinazione e la sua strategia di comunicazione avviata a livello globale nel 2016, chiamata “Le Isole di Tahiti, Abbracciate da Mana”, che ha lo scopo di mettere in risalto la ricchezza della cultura polinesiana e l’ampio ventaglio di attività che è possibile vivere in questa destinazione. La nomina a Patrimonio culturale inviterà i turisti di tutto il mondo a scoprire i diversi aspetti della destinazione attraverso la sua gente, lo stile di vita locale, la cultura, l’arte e l’artigianato delle isole grazie al concetto di ecoturismo.

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