Sweetguest e l’occasione degli affitti brevi dopo la pandemia

04 Giugno 07:00 2020 Stampa questo articolo

Saranno gli affitti brevi la chiave di volta per la ripartenza turistica dell’Italia. Ne è convinto Rocco Lomazzi, founder e presidente di Sweetguest che osserva: «Con la riapertura delle frontiere e la ripresa dei voli aerei dal 3 giugno, gli operatori del settore potranno come sempre fare leva sulla bellezza, l’attrattività e l’accoglienza tipiche delle città italiane. Per farsi notare in un contesto simile sarà necessario andare oltre: si distinguerà chi offrirà ospitalità in appartamenti e case vacanze, che consentono un servizio professionale e di qualità, distanziamenti e spazi per coppie, gruppi e famiglie, e protocolli igienico-sanitari all’avanguardia».

Dalla fondazione, nel marzo 2016, a fine 2019, Sweetguest – società specializzata nella gestione degli affitti a breve e medio termine – ha accolto oltre 160 mila ospiti a Milano, Roma, Firenze, Venezia e altre località italiane, e ha consolidato un’offerta di oltre 1000 proprietari di immobili italiani.

«Siamo consapevoli che ci vorrà pazienza prima di assistere a un movimento turistico come quello che ricordiamo – prosegue Lomazzi – Ma siamo fiduciosi che vi sarà una graduale ripresa. Quando i viaggiatori riprenderanno a visitare le nostre città, l’ospitalità in appartamento sarà tra le opzioni preferite, sia per il livello dell’offerta, sia per le sicurezze indotte da questo tipo di accoglienza. Tutto questo grazie all’alto livello di professionalità costruito in questi anni dai player del settore, che hanno messo a punto un ecosistema di startup e pmi innovative che hanno contribuito allo sviluppo dell’accoglienza extralberghiera. Ora come non mai sarà necessario supportare il rilancio del turismo in Italia, ma anche lo sviluppo del venture capital e dell’ecosistema dell’innovazione, che saranno tra gli elementi chiave per il rilancio del Paese».

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