Svolta in Israele, via le mascherine e aperture no limits

Svolta in Israele, via le mascherine e aperture no limits
16 Giugno 12:07 2021 Stampa questo articolo

Niente mascherine al chiuso, apertura dei confini con la Giordania e un nuovo ministro del Turismo. Sono le novità di Israele, che dal 15 giugno ha revocato l’obbligo di indossare le mascherine in luoghi chiusi (all’aperto sono state dismesse dal 18 aprile scorso), segnando la fine di una delle ultime importanti restrizioni sul Covid rimaste.

La mossa arriva sei mesi dopo che Israele ha iniziato la sua campagna di vaccinazione per gli adulti, con oltre il 55% dei 9,3 milioni di abitanti di Israele completamente vaccinati e una campagna di vaccinazione in corso per i bambini di età compresa tra 12 e 15 anni. Il numero di casi giornalieri in Israele è sceso da 8.600 al culmine della crisi sanitaria a 19 all’inizio di questa settimana.

Attrazioni turistiche, siti, ristoranti, caffè, eventi culturali e sportivi sono aperti, senza limitazioni di capacità, al chiuso o all’aperto.

Le mascherine restano necessarie per i passeggeri sui voli e per i visitatori delle strutture mediche e delle case di cura. Il ministero della Salute israeliano continuerà anche ad aggiornare l’elenco di Paesi rossi proveniendo dai quali i viaggiatori dovranno rispettare un periodo di quarantena di 10 giorni.

VALICO CON LA GIORDANIA. L’altra novità importante è la riapertura – a partire dal 4 luglio – delle frontiere con la Giordania, chiuse da marzo 2020. Il terminal Yitzhak Rabin è stato chiuso dall’inizio della pandemia di Covid-19 e da allora è rimasto chiuso. Da luglio gli israeliani potranno entrare e uscire dal regno hashemita attraverso il valico.

NUOVO MINISTRO DEL TURISMO. Fresco di nomina, entra in carica il nuovo ministro del Turismo di Israele Yoel Razvozov, che intende lavorare con vigore per riportare l’industria alla piena operatività. «Il mio primo compito come ministro del Turismo sarà quello di costruire uno schema corretto ed efficace per l’allentamento delle condizioni per l’ingresso dei turisti in Israele, ovviamente senza mettere in pericolo i cittadini israeliani e in collaborazione con gli organismi professionali del ministero della Salute», ha dichiarato.

Nel passaggio di consegne, l’ex ministro del turismo Orit Farkash-Hacohen, ora ministro di Scienza e Innovazione, ha augurato il meglio a Razvozov e ha aggiunto: «Sono entrata nel ministero del Turismo nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia, un momento diverso dagli altri. Per questo motivo ho avvertito un grande senso del dovere e ho portato avanti molti progetti per il settore, assieme ai dipendenti del ministero che voglio ringraziare».

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