Stop all’abusivismo, il diktat di Fiavet Lazio

15 Novembre 07:00 2019 Stampa questo articolo

Quella contro l’abusivismo sarà una battaglia a tutto campo da parte del team incoming di Fiavet Lazio, così come ribadito a gran voce nel corso del congresso che l’associazione regionale ha tenuto nei giorni scorsi a bordo della Cruise Barcelona di Grimaldi Lines.

Oggi che il turismo incoming a Roma vive una stagione fortunata con un primo consuntivo di arrivi da gennaio ad agosto che segna un +2,5% e che la figura dell’adv si sta notevolmente rivalutando, Fiavet Lazio giudica inaccettabile convivere con quei soggetti che operano al di fuori delle regole e danneggiano il comparto, così come vanno riviste con le ammministrazioni locali alcune situazioni logistico-operative che non favoriscono un sano sviluppo dell’incoming.

La prima questione riguarda il Piano Pullman di Roma che deve essere necessariamente rivisto perché così come è stato strutturato crea soltanto difficoltà agli operatori e non risolve i problemi per i quali è nato. «Da un’indagine effettuata dall’associazione – evidenzia il consigliere Stefano Corbari – abbiamo rilevato che gli indici di monossido di carbonio aumentano o sono rimasti stabili, anche dopo l’introduzione dei divieti. Ciò significa che le limitazioni hanno prodotto un solo e unico effetto: aggravare il traffico nelle zone limitrofe ai divieti, senza risolvere in alcun modo i problemi ambientali. Abbiamo dimostrato che non sono i pullman turistici a far aumentare gli indici di monossido di carbonio nel centro storico, bensì gli autobus (tutti datati) e le auto private».

La seconda questione è più generale e riguarda il vasto mondo dell’intermediazione. «La legge regionale n. 13/2007 – dichiara Luana De Angelis, anch’essa consigliere dell’associazione – ha come destinatari esclusivamente le agenzie di viaggi e turismo, A una prima interpretazione veloce e di pancia potrebbe sembrare che chiunque possa svolgere attività di organizzazione e intermediazione turistica. Niente di più errato. Bisogna leggere il tutto all’interno della legge sul turismo, che è molto chiara in merito a chi possa svolgere tale attività. Abilitati, e questo deve valere per tutti, sono soltanto coloro in possesso di una regolare licenza o autorizzazione».

Da qui la seria intenzione di Fiavet Lazio di non mollare la presa sull’emergenza abusivismo, appoggiando le istanze legate alla istituzione della Polizia Turistica e avviando, se necessario, ricorsi al Consiglio di Stato.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli