Slovenia, perché la “boutique verde” piace agli italiani

by Giuliana Colavito | 20 Giugno 2019 15:14

All’Hotel Principe di Savoia di Milano, sotto la guida di Aljoša Ota, direttore dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia, torna la Serata slovena. L’appuntamento, promosso dall’ente, ha una storia decennale e si ritrova tra novità e tradizione.

Al gala dinner, con oltre 60 ospiti, c’era anche l’Ambasciatore della Slovenia a Roma Bogdan Benko. Gli invitati hanno potuto gustare i sapori del menu dello chef Tomaž Kavčič, conosciuto per la sua tecnica della piastra di sale e per il suo ristorante Pri Lojzetu, tra i pionieri del movimento Slow Food Slovenia. Tra i piatti tipici proposti, il brodo di manzo, servito per l’occasione con raviolino croccante; mentre per il dessert, la potica estiva (dolce tradizionale rivisitato per la stagione). Tra le novità, servito per l’after dinner, il gin tonic al cucchiaio con profumo di ginepro, con gin Monologue by Tomaž Kavčič.

La Slovenia si presenta come una boutique verde, destinazione perfetta per ogni momento dell’anno, per vivere esperienze a cinque stelle, originali e autentiche, in cui la natura è protagonista e la sostenibilità è uno dei punti focali per lo sviluppo del turismo sloveno che sta vivendo un momento favorevole. Lo confermano i dati presentati durante la serata. Nel periodo gennaio-aprile 2019 il Paese ha registrato 1.377.336 arrivi e 3.510.943 pernottamenti totali, mentre i dati derivati dai mercati esteri si attestano sui 914.397 arrivi e 2.227.648 pernottamenti.

L’Italia si conferma mercato principale, con una crescita degli arrivi pari al 5% e un +6,5% dei pernottamenti. Il mese di aprile, grazie anche alla concomitanza delle festività pasquali, ha registrato numeri importanti: 73.186 arrivi (+35%) e 149.166 pernottamenti (+32%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

«Siamo davvero soddisfatti di come stanno evolvendo i dati di arrivi e pernottamenti dall’Italia – afferma Aljoša Ota – Il mercato ha risposto bene anche al ponte pasquale, nonostante la riapertura delle classiche rotte turistiche. Da non dimenticare il comparto dei servizi, in costante crescita, che da inizio anno ha segnato un +6%, con un aprile molto positivo a +10%».

Emerge una strategia di lavoro in stretto contatto tra destinazioni, Ente nazionale e produttori locali, volta alla caratterizzazione delle proposte di viaggio e alla conseguente creazione di una nuova soluzione comunicativa, più diretta e personalizzata, attraverso la ricerca e la realizzazione di momenti unici. La Slovenia è stata eletta European Region of Gastronomy 2021 e questa tematica sarà molto importante per i prossimi due anni.

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