Silver tourism, oltre 7 milioni di partenze per l’estate

05 Giugno 16:01 2019 Stampa questo articolo

L’estate 2019 si tinge d’argento. Saranno, infatti, 7,5 milioni gli italiani over 65 che si concederanno una vacanza, circa 500mila viaggiatori in più rispetto al 2014. Con un budget di 771 euro a persona, per un totale di 5,8 miliardi di euro, i turisti silver hanno scelto come meta più gettonata il mare della nostra Penisola, con una preferenza alle coste del sud. È quanto emerge da un’indagine condotta da Swg per Fipac Confesercenti e Gnam Glam.

«La silver economy, nel mondo, vale circa 8mila miliardi. Un dato che dimostra come la popolazione più anziana sia sempre più una risorsa, capace di attivare ricchezze. Anche nel turismo, come confermano i dati della nostra indagine», spiega Sergio Ferrari, presidente di Fipac Confesercenti.

«Negli ultimi cinque anni i viaggiatori silver sono aumentati. E c’è ancora spazio di crescita, se si considera che un 45% di over 65 rinuncia alle vacanze, frenato dall’assenza di un sistema turistico silver friendly e, in molti casi, da preoccupazioni economiche. Bisogna dunque agire sia sul lato dell’offerta, sostenendo l’aggiornamento delle strutture ricettive e gli investimenti in accessibilità, sia su quello della domanda, dando una mano alle fasce più deboli rilanciando l’idea dei buoni vacanza. In quest’ottica si inserisce anche il progetto di Fipac con Gnam Glam per promuovere tra gli over 65 il turismo lento e gli itinerari culturali ed enogastronomici slow del nostro Paese», aggiunge Ferrari.

«Enit sta lavorando e guardando con interesse non solo alla sinergia tra turismo ed enogastronomia, ma anche al viaggiatore over 65 che è un segmento importante perché non solo si muove spesso ma lo fa con la famiglia. Ribadiamo in tal senso l’importanza che le strutture ricettive e i territori siano fruibili per tutti. Piena condivisione dei temi trattati dalla ricerca Fipac Confesercenti e pieno supporto a questo importante segmento del turismo italiano», aggiunge Elena Di Raco responsabile studi e ricerche Enit.

Ma chi c’è dietro al fenomeno silver tourism degli ultimi tempi? Si tratta dei cosiddetti babyboomer, nati negli anni del boom economico e quindi con una disponibilità economica superiore a quella delle nuove generazioni. Infatti, si stima che al 2020 la disponibilità di spesa dei consumatori over 65 a livello globale raggiungerà i 12mila miliardi di euro ed entro il 2030 peseranno addirittura per il 50% del Pil di Paesi come Stati Uniti e Giappone. Già oggi la silver economy muove a livello globale 8 miliardi di euro e, con l’allungamento della vita e il progressivo invecchiamento della popolazione, è destinata a crescere.

L’Oxford Economics ipotizza che nel 2050 avremo 3,2 miliardi di over 50 nel mondo. E nel 2060 un cittadino su tre avrà più di 65 anni, con l’Europa a guidare la classifica dei continenti più anziani del mondo. Nel 2047, per la prima volta nella storia degli esseri umani, gli individui over 65 supereranno in quantità i bambini under 5. Nel 2060 l’aspettativa di vita alla nascita sarà di 84,8 anni per gli uomini e di 89,1 per le donne.

In Italia il fenomeno riguarda 77 milioni di presenze e 28 miliardi di euro di consumi turistici annui, un dato che include anche le spese per i trasporti, i servizi museali, la spesa alimentare e i pubblici esercizi. Ma a viaggiare sono soprattutto coppie e donne sole dai 60 ai 75 anni in cerca di riposo e con la volontà di fare lunghe passeggiate. La meta più ambita rimane il mare, che prende le preferenze del 72,1% degli intervistati. Seguono, a distanza, i fautori della vacanza in montagna con un 20,5%.

È soprattutto la prudenza a muovere questo tipo di turismo, infatti l’82,1% degli over 65 in partenza consulta il meteo, il 79,3% controlla le ultime notizie e il 63,9% si informa su scioperi e possibili disagi: dati superiori alla media di tutti gli italiani rispettivamente dell’8% e del 6%.

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