Sentenza Ue, voli in ritardo o cancellati: risarcimento anche per coincidenze fuori dall’Europa

01 Giugno 12:57 2018 Stampa questo articolo

A dirlo è la sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea: i passeggeri ora hanno diritto a ottenere un risarcimento nel caso in cui il loro volo in coincidenza al di fuori dell’Europa dovesse subire un ritardo o una cancellazione. Ovviamente, questo volo deve far parte di un’unica prenotazione con il primo volo in partenza da un aeroporto europeo. Le compagnie aeree non possono più negare la compensazione prevista dal Regolamento Ce 261/20014, facendo appello al fatto che il disservizio sia avvenuto in territorio extraeuropeo.

Insomma, non è più importante il paese in cui avviene lo scalo programmato e il cambio di aeromobile. L’importante è che il paese d’origine del viaggio sia all’interno dell’Unione europea e che tutti i voli in coincidenza facciano parte di un’unica prenotazione. «Questa sentenza è una vera e propria svolta per i diritti dei passeggeri», ha commentato Enid Heenk, capo del dipartimento legale di Volo-in-ritardo.it, la società di reclami che fa da intermediario tra le compagnie aeree e i passeggeri da quasi otto anni, per richiedere il risarcimento in caso di voli in ritardo o cancellati.

Nello specifico, il Regolamento europeo 261/2004 garantisce ai passeggeri il diritto a ricevere una compensazione pecuniaria nel caso in cui il loro volo registrasse un ritardo all’aeroporto di arrivo di tre o più ore. I passeggeri potranno far valere questo diritto ogni volta che la compagnia aerea non sia in grado di dimostrare che il ritardo o la cancellazione siano stati causati da una circostanza eccezionale (evento di forza maggiore).

La sentenza di oggi è il risultato di un reclamo presentato da un giudice di Berlino alla Corte di giustizia europea. Il caso riguardava una passeggera a cui una compagnia aerea non europea, Royal Air Maroc, aveva negato il risarcimento per un volo da Berlino ad Agadir, con un scalo programmato a Casablanca, dove proprio si era verificato il ritardo superiore alle tre ore.

«Già lo scorso anno era stato fatto un passo avanti per la difesa dei diritti dei viaggiatori, con la sentenza della Corte tedesca che permette di richiedere una compensazione in caso di sciopero inaspettato del personale di volo. I diritti dei passeggeri stanno aumentando ogni giorno di più», ha aggiunto Robert Sanders, specialista nel settore dei reclami aerei per il sito Flug-Verspaet.de, partner di Volo-in-ritardo.it.

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