Il senso della fiera per l’agente di viaggi

by Maria Grazia Casella | 11 Ottobre 2017 7:00

Tutti a Ttg Incontri appassionatamente. Per il popolo del turismo la fiera di Rimini continua a essere l’appuntamento irrinunciabile d’autunno, soprattutto quest’anno che ha visto calare il sipario su NF. Si va per aggiornarsi sulle ultime novità, intercettare rumors, fare networking, consolidare un business. E gli agenti di viaggi? Cosa cercano tra gli stand? E cosa trovano soprattutto? Lo abbiamo chiesto ad alcuni di loro. Vediamo cosa ci hanno risposto.

«Vengo in fiera per avere anticipazioni sull’estate prossima, oltre che, ammettiamolo, per partecipare a cene, eventi e confrontarmi con i colleghi – afferma Federico Pepe dell’agenzia Ermes World di Salerno – Pubbliche relazioni a parte, trovo utile Ttg per intercettare le novità. Novembre è il momento in cui cambiano i sales e alla fiera si conoscono le novità di prodotto e si captano le tendenze di mercato sulla stagione appena conclusa. Mi faccio un giro, ma ho pochi incontri mirati. Sono anche un sostenitore della Bmt, utile per capire quasi sottodata come andrà la stagione».

«Per noi che organizziamo viaggi Ttg è molto utile per trovare contatti con corrispondenti con cui collaborare per i gruppi – dichiara Manlio Menigatti dell’agenzia di viaggi Menigatti di Perugia – È positivo che ci siano solo operatori, tutto è molto concentrato e quindi riesci a ottimizzare il tempo rispetto ad altre fiere più dispersive. In Italia ormai è un punto di riferimento per il settore».

Per Marta Lucchesi di Oso Travel di Pistoia, «le fiere di settore sono sempre utili. Più che dai tour operator, vado dagli enti per avere informazioni sul territorio. È un momento di formazione, ma in un mondo dominato da WhatsApp e Facebook è anche l’occasione per incontrare i colleghi, per scambiarsi idee e opinioni. In Italia Ttg rimane l’appuntamento più importante, poi per me che sto in Toscana è anche quello più facilmente raggiungibile».

«Guai a perdersi Ttg»: parola di Ahmed Fouda dell’agenzia di viaggi Fouda Fly di Lodi. «Negli ultimi due anni – dice – ha rappresentato per me soprattutto la possibilità di incontrare tanti colleghi e professionisti fuori dagli stand. Ho passato più tempo nei corridoi con altri agenti a parlare e a progettare alcune collaborazioni, che all’interno degli stand. Anche quest’anno ho già fissato degli appuntamenti con piccoli tour operator, che non sono espositori, con cui ultimamente sto collaborando. È senza dubbio la fiera principale da quando NF non c’è più e la Bit si è notevolmente impoverita rispetto a qualche anno fa».

Fiducia nella fiera di Rimini anche da parte di Lara Martini dell’adv Pura Vida Viaggi di Poggibonsi (Siena). «Penso che Ttg sia utile perché è rivolta solo a noi del settore, a differenza della Bit – dichiara – Più che altro mi aspetto di incontrare gli operatori, di vedere le ultime novità del settore, di poter discutere di problematiche specifiche con interlocutori che magari in agenzia di viaggi non passano, mentre lì è più facile poterli contattare».

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