Se il blogger vende viaggi: allarme in Spagna

03 Settembre 14:41 2019 Stampa questo articolo

Grido d’allarme degli agenti di viaggi spagnoli. Il giornale specializzato Preferente riportata la crescente preoccupazione degli adv per la proliferazione di siti web o vere e proprie piattaforme allestite da blogger che vendono viaggi e, fatto ancor più grave, fissano delle fee di consulenza salatissime che arrivano fino a 500 euro.

Si tratta di un fenomeno sommerso che gli intermediari spagnoli intendono denunciare con forza, tanto più che blogger e instagrammer giurano di non vendere viaggi combinati, bensì di suggerire hotel e voli, nonché itinerari insoliti. Inoltre, in quasi tutti i casi, tali figure ambigue si propongono come accompagnatori e guide, sottraendo di fatto lavoro ai veri professionisti.

Il meccanismo denunciato dagli adv spagnoli è molto semplice: il blogger elabora le proposte, invita i clienti a finalizzare il booking in agenzia di viaggi, salvo poi presentare a parte il conto con la fee di consulenza abbinata all’eventuale accompagnamento del gruppo di viaggiatori.

In buona sostanza, la procedura della prenotazione tramite agenzia funge da “copertura legale” a un’attività di fatto irregolare, perché il blogger o l’instagramner assume a tutti gli effetti il duplice ruolo di operatore e accompagnatore.

A rafforzare la gravità della denuncia, infine, c’è l’elemento denigratorio nei confronti del lavoro dell’agenzia e del tour operating in generale, in quanto in alcuni siti web dei blogger appaiono commenti poco lusinghieri sull’effettiva professionalità delle adv e dei t.o. A questo punto potrebbero essere avviate pesanti azioni legali per la diffamazione dell’intera categoria.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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