Sardegna, la stagione nautica chiude superando il record del 2019

Sardegna, la stagione nautica chiude superando il record del 2019
24 Novembre 08:11 2021 Stampa questo articolo

Con le torrenziali e traumatiche piogge di fine ottobre si è chiusa la stagione nautica e per la Sardegna il consuntivo è più che lusinghiero e promettente con un +50% di movimenti nei porti turistici rispetto al 2020 e un +10% sulla stagione pre-Covid 2019. È il report tracciato per l’isola da Sailover, il servizio di noleggio barche a vela  a breve termine in franchising con sede a Cagliari, che ha fornito un quadro abbastanza indicativo dei trend in corso.

«La stagione – rileva Riccardo Cao, fondatore e Ceo dell’azienda – ha registrato un leggero prolungamento su entrambe le ali, con un picco dal 20 luglio al 30 agosto e un periodo fully booked dal 5 al 20 agosto. I risultati si collocano ancora a metà strada tra la stagione 2019 e il disastro del 2020 ma con segnali positivi di ripresa: confidiamo nel recupero dal prossimo anno».

Nel dettaglio, infatti, i servizi sono infatti cresciuti del 50% rispetto al 2020 – cosa prevedibile visto l’impatto del lockdown sulla scorsa stagione – ma anche del 10% rispetto al 2019, quasi a recuperare un piccolo “bonus” per la mancata vacanza dello scorso anno.

I clienti sono stati più stranieri (50%) che italiani (42%) con una percentuale residuale di locali (regionali, 8%), sebbene in diminuzione rispetto alle presenze del 2019 (rispettivamente 65%, 30% e 5%). L’impatto del lockdown sulla scorsa stagione è stato come prevedibile più significativo, con un rapporto di 35%-55%-10% per i target di clientela sopra menzionati. Le restrizioni nei trasferimenti hanno limitato l’affluenza di turisti extraeuropei, presenti solo al 30%, favorendo i membri dell’Unione (70%). Perlopiù si è trattato di famiglie (55%), seguite da coppie (23%), gruppi di amici 20% e singoli (2%).

Anche i servizi in esclusiva sono cresciuti del 20% mentre sono diminuiti della stessa entità quelli in sharing – dato, anche questo, attribuibile alle misure precauzionali di distanziamento adottate quest’anno dai turisti – livellandosi sui valori del 2019.

Mentre sia le traversate che l’upselling di food hanno registrato una crescita del 50% rispetto al 2020, con un rapporto a valore del 75% versus 25% rispettivamente, come nel 2019. I clienti hanno preferito in generale traversate più brevi (95%, con una crescita del 50% rispetto allo scorso anno) a quelle lunghe (5% in valore, in diminuzione del 30% rispetto allo scorso anno) e il light lunch (90% in valore, crescita del 50%) rispetto alla cena (10% in valore, crescita del 220%). La spesa media è cresciuta del 50% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019.

 

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