Ryanair, Wilson: «Ripartenza con più aerei e Travel Wallet»

24 Marzo 09:31 2021 Stampa questo articolo

Ryanair è già sulla pista di rullaggio, per ripartire con una fitta rete di servizi aerei e con il suo Covid-19 Travel Wallet, supporto digitale che consente al passeggero di avere in una unica piattaforma, sulla propria app, tutti i documenti necessari al viaggio, dalla carta d’imbarco ai test negativi, alla autocertificazione, con un costante aggiornamento di viaggio.

«Non potevamo attendere solo le decisioni della Ue in merito al passaporto vaccinale ed abbiamo così realizzato uno strumento utile per i nostri passeggeri che facilita il ritorno al viaggio aereo. Anche se auspichiamo che il Green Digital Certificate non sia reso obbligatorio, è ovvio che se le disposizioni europee stabiliranno l’obbligo del certificato, noi ci adegueremo». Così ha presentato il progetto il ceo di Ryanair, Eddie Wilson, durante la conferenza stampa di lancio dell’offerta aerea su Bergamo, con 20 aerei basati e circa 100 rotte tra cui le due new entry Belfast City e Banja Luka (in Bosnia).

LA CRESCITA SU BERGAMO. Dunque Ryanair è pronta a presidiare in grande stile il mercato italiano e soprattutto la imminente stagione estiva con 15 basi in Italia, 29 aeroporti serviti e circa 600 rotte. «Stiamo continuando a pianificare nel mercato italiano ed in particolare su Bergamo, dove ci auguriamo di poter operare fin dalla prossima estate con un’offerta aerea adeguata. Siamo consapevoli che questa provincia è stata tra le più colpite dal Covid ma vogliamo lanciare messaggi positivi e così faremo nel resto d’Italia, rilanciando Treviso e aumentando l’offerta su Napoli e Bologna», ha sottolineato Wilson.

L’arrivo del Boeing 737 Max, col primo esemplare che sarà consegnato il 1° aprile e altre 24 nuove macchine entro l’estate «ci aiuterà ad aumentare l’offerta aerea, contribuendo a raggiungere  il traguardo dei  200 milioni di passeggeri entro il 2026 trasportati da Ryanair con circa 600 aerei in flotta», ha concluso il ceo.

Soddisfazione espressa dal direttore generale di Sacbo-Bergamo, Emilio Bellingardi per il nuovo investimento operativo di Ryanair: «L’allestimento di tre hangar per gli aerei della compagnia è il segno tangibile di un presidio davvero strategico che rappresenta anche un’opportunità di crescita per il nostro scalo».

IL FATTORE EUROPEO DECISIVO PER LA RIPRESA. Ed anche sul  versante delle prenotazioni, Wilson esprime ottimismo «Non vediamo un problema nella domanda aerea, al contrario, stiamo registrando un elevato potenziale e confidiamo che le prenotazioni riprenderanno non appena si allenteranno o addirittura si elimineranno le restrizioni. Basti vedere quel che è accaduto quando in Germania è stato dato via libera per viaggi nelle Baleari, le prenotazioni hanno avuto una impennata considerevole. Al tempo stesso siamo consapevoli che è un periodo delicato, come dimostra la decisione del governo del Regno Unito di vietare per qualche settimana i viaggi all’estero dei britannici, ma credo che questa misura serva per bilanciare il livello di vaccinazioni che l’intera Europa deve raggiungere e dopo Pasqua cambieranno gli scenari, in positivo».

Infine Eddie Wilson non ha evitato due battute sui competitor: per easyjet che approda all’aeroporto di Bergamo, il commento è stato lapidario: «Sono arrivati a Orio con 20 anni di ritardo». Riguardo Alitalia, invece, il ceo di Ryanair ha ribadito un vecchio concetto: «Siamo convinti che i contribuenti italiani si stancheranno di investire in Alitalia: per i consumer è importante avere soprattutto un vettore con prezzi competitivi, non importa quale. E se c’è qualcosa che il governo italiano potrebbe fare per rilanciare il turismo è sicuramente la riduzione dell’addizionale comunale». In questo modo, secondo Wilson, lo Stato «dovrebbe rinunciare  a poco più di 100 milioni di euro, a fronte di un ritorno in termini di introiti turistici notevolmente superiore. Crediamo che il supporto al trasporto aereo dei governi in generale dovrebbe riguardare provvedimenti incentivanti come appunto la rimozione di tasse che intralciano la ripresa robusta di traffico aereo e quindi flussi turistici importanti come non mai nella fase post-pandemica».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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