Ryanair riparte da luglio con il 40% dei voli

12 Maggio 09:46 2020 Stampa questo articolo

Ryanair è pronta e vuole tornare a volare. La low cost irlandese ha annunciato la ripresa del 40% del suo normale operativo dal 1° luglio 2020, alla condizione però che le restrizioni sui voli all’interno dell’Unione europea vengano revocate e vengano poste in essere efficaci misure sanitarie negli aeroporti.

La compagnia aerea – che ha già messo in vendita i propri biglietti – opererà un programma di almeno mille voli giornalieri, ripristinando così il 90% del proprio network pre Covid-19. A seguito delle restrizioni imposte a metà marzo, Ryanair ha operato un programma ridotto di 30 voli tra Irlanda, Regno Unito ed Europa. Da luglio, la low cost ricomincerà a volare dalla maggior parte delle sue 80 basi europee e sono previsti voli giornalieri e settimanali sulle principali tratte.

Ryanair, inoltre, ha realizzato il video Ritornare a volare disponibile anche sulla homepage del suo sito web ufficiale, invitando i passeggeri a osservare misure sanitarie efficaci al fine di limitare la diffusione del coronavirus. Queste misure includono un numero ridotto di bagagli registrati, il check in online, il download della carta di imbarco sullo smartphone, nonché il controllo della temperatura all’ingresso in aeroporto e l’utilizzo di mascherine o altre coperture facciali in ogni momento, sia nel terminal sia a bordo dell’aeromobile.

Tutti gli aeromobili di Ryanair sono dotati di filtri Hepa (simili a quelli utilizzati nelle aree critiche degli ospedali) e tutte le superfici interne sono disinfettate ogni notte con prodotti chimici che hanno un’efficacia superiore alle 24 ore. “Mentre i controlli della temperatura e l’utilizzo delle mascherine o altre coperture facciali sono i capisaldi di questa ripresa del servizio nel pieno rispetto della salute – si legge nella nota del vettore – il distanziamento sociale negli aeroporti e a bordo degli aeromobili é fortemente consigliato laddove possibile”.

A bordo degli aerei, l’equipaggio di Ryanair indosserà mascherine o altre coperture facciali e verrà effettuato un servizio limitato, comprendente bevande e snack pre-confezionati, e tutte le transazioni avverranno senza l’utilizzo di contanti. A bordo saranno altresì proibite le file per i bagni, ai quali si potrà accedere individualmente e su richiesta.

Come misura sanitaria temporanea, in attesa che i singoli Stati dell’Ue dichiarino la fine dei rispettivi lockdown, Ryanair richiederà ai passeggeri che voleranno nei mesi di luglio e agosto di compilare dettagliatamente (al momento del check in) le informazioni relative alla durata della visita e l’indirizzo dove alloggeranno durante il soggiorno in un altro paese dell’Ue, e tali informazioni verranno fornite ai governi europei al fine di supportarli nelle attività di monitoraggio qualora siano in vigore norme sull’isolamento in caso di viaggio all’interno dei confini dell’Unione.

«È importante per i nostri clienti e per il nostro staff che a partire dal 1° luglio venga ripristinato il normale operativo voli. I governi di tutta Europa hanno imposto un lockdown di quattro mesi al fine di limitare la diffusione del Covid-19. Dopo questi quattro mesi è giunto il momento che l’Europa torni di nuovo a volare, per far ripartire anche l’industria del turismo che genera milioni di posti di lavoro», ha dichiarato Eddie Wilson, ceo di Ryanair.

Come già dimostrato in Asia, «il controllo della temperatura e l’utilizzo delle mascherine o altre coperture facciali rappresentano il modo più efficace per contenere la diffusione del virus su voli a corto raggio. Ora che gli Stati europei stanno permettendo un ritorno graduale alla vita normale ci aspettiamo che questa situazione evolva nelle settimane e nei mesi a venire. Con più di sei settimane al 1^ luglio, Ryanair crede che questa sia la data più realistica per ripristinare il normale operativo dei voli, permettendo ad amici e famiglie di ricongiungersi, ai pendolari di tornare al lavoro e consentendo alle economie basate sul turismo come Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Francia e molte altre di recuperare quanto resta della stagione turistica di quest’anno», ha concluso il ceo.

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